“Io e mia moglie stavamo aspettando in questo locale che ci preparassero del sushi da portare a nostro figlio, ricoverato in ospedale dopo un intervento. Per questo ci eravamo seduti un attimo a bere una cosa, era anche un momento di debolezza e quando questi studenti si sono avvicinati urlandomi di andar via da Genova, perché la mia città non mi vuole, è stato brutto. Un momento di una bassezza rara, che peggio non poteva coincidere con i due anni dall’inizio della pandemia”.
Eccolo il direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, commentare l’ennesimo, vergognoso e violento attacco subito, solo per aver continuato a fare il suo mestiere: sostenere la scienza rispetto alle folli ‘farneticazioni’ partorite da social.
Il noto virologo ligure, che certo non sarà un campione di simpatia (ma per questo ci sono i comici professionisti), è da mesi nel mirino della frangia più estremista dei no Vax, al punto da dover ricorrere alla scorta per i suoi familiari. Scorta negli ultimi giorni ritirata e così ieri, mentre si trovava con la moglie in un bar di via XX settembre, nella sua città, ha subito l’ennesimo attacco.
Come spiega ancora amareggiato Bassetti, ”Ad avvicinarci un gruppo di studenti, gente che dovrebbe studiare e che invece passa la vita, da 50 sabati a questa parte, in piazza a gridare e a insultare il prossimo. C’è un clima inaccettabile e ci sono responsabilità enormi, secondo me, anche da parte della magistratura. Mi auguro che qualcosa facciano gli inquirenti, perché se a questa gente sarà fatto un processo tra 5 anni non servirà a nulla. Ci vogliono dei processi rapidi con pene esemplari. Un Paese civile è un paese che sa far rispettare la legge per tutti, non solo per qualcuno: di qualunque colore politico”.
Come osserva ancora il noto infettivologo, ”Dovevamo essere migliori, mi pare che con ieri sera abbiamo ampiamente dimostrato di essere molto peggiorati: la pandemia non ci ha insegnato proprio niente. Fortunatamente la maggior parte degli italiani ha capito come si affronta il virus, rispettando le regole, vaccinandosi, poi c’è una parte malata, non di Covid ma di ignoranza. Quando si insulta un medico è sempre brutto. Nella mia città c’é una parte politica che non mi ha mai gradito e che lo ha ampiamente dimostrato, mai manifestandomi solidarietà. Mi dispiace perché ho sempre lavorato per questa città, per il mio ospedale. Fa male perché li ho curati tutti, di destra e sinistra, ricchi e poveri, vaccinati e non”.
Insomma, conclude pronto Bassetti, “E’ stato un segnale brutto quello lanciato ieri sera, ancora più brutto il silenzio assordante di una parte politica, la stessa che in questi due anni mi ha attaccato in qualunque modo: mi riferisco alla sinistra genovese, e lo stesso movimento di studenti che ci ha aggrediti è molto schierato”.
Max