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Bassetti denuncia le ‘storture’ della nostra Sanità: dalle aggressioni, agli stipendi. “Io, un primario che ancora deve timbrare il cartellino”

Matteo Bassetti, il noto docente e direttore di Clinica di Genova, salito agli onore delle cronache per essersi schierato in prima linea nella lotta al Covid durante la Pandemia, quando le ha da die non si fa certo pregare.

Così, anche stavolta, nel corso di un’intervista rilasciata al magazine MOW (mowmag.com), il primario ed infettivologo, ha commentato quelle che a suo giudizio sono le attuai problematiche che affliggono la Sanità Italiana.

Bassetti: “Le aggressioni ai medici? La gente ritiene che la gravità della sua malattia non la stabilisca il triage, dove ci sono persone che hanno studiato per quello”

Partendo più in generale dall’organizzazione, fino ad arrivare agli stipendi – spesso irrisori – e non trascurando tuttavia anche le aggressioni al personale medico, nello specifico Bassetti ha denunciato come “la maggior parte di queste aggressioni avvengono nelle guardie mediche e nei pronti soccorsi, dove la gente ritiene doveroso essere visitata appena arriva e ritiene che la gravità della sua malattia non la stabilisca il triage, dove ci sono persone che hanno studiato per quello. Se al pronto soccorso ti viene assegnato un codice bianco, vuol dire che tu al pronto soccorso non ci dovevi andare.”

Bassetti: “Il problema fondamentale è quello di educare meglio, già dalle scuole, le persone a un uso appropriato e sensato del pronto soccorso”

Non ci sono scuse, per l’esperto primario a monte di tali violenti comportamenti, persiste una questione prettamente culturale italiana: “Il problema fondamentale è quello di educare meglio, già dalle scuole, le persone a un uso appropriato e sensato del pronto soccorso e delle guardie mediche, perché altrimenti è come andare in un negozio di televisioni e chiedere un etto di prosciutto”.

Bassetti: “Siamo l’unico Paese al mondo in cui io, medico primario, devo timbrare il cartellino. Dovrei lavorare per obiettivi, e lo faccio per molte più ore

Ma non solo, come dicevamo il noto infettivo ligure non si fa certo pregare a dire la sua, e quando i cronisti del magazine lifestyle edito da AM Network, gli chiedono di elencare le differenze rispetto ai suoi colleghi europei, sbotta che “Siamo l’unico Paese al mondo in cui io, medico primario, devo timbrare il cartellino. Quando parlo con i miei colleghi francesi, spagnoli, tedeschi, inglesi e gli racconto che da primario devo timbrare il cartellino, quando in realtà dovrei lavorare per obiettivi, e faccio comunque molte più ore di quelle che dovrei fare, rimangono tutti basiti.”

Bassetti: “Io che sono arrivato al massimo della mia carriera, guadagno esattamente un terzo di quello che guadagna il mio collega di Nizza nello stesso identico ruolo

Infine, a proposito degli stipendi che nel nostro Paese differenziano le diverse categorie professionali in Italia, Bassetti spiega che, “Parlando di netto, un medico di pronto soccorso guadagna circa 2500 euro al mese e un infermiere non arriva oltre i 1500/1600 euro al mese. Io che sono arrivato al massimo della mia carriera (Direttore di clinica, Professore ordinario…) guadagno esattamente un terzo di quello che guadagna il mio collega di Nizza nello stesso identico ruolo (io sono a Genova, Nizza è a 250 km di distanza)…”

Max

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Max Tamanti