Seconda giornata di vaccinazione in Basilicata con Vaxzervia di Astrazeneca per gli anziani senza fragilità, anche senza prenotazione. Le somministrazioni sono centralizzate a Potenza e Matera, per le rispettive province, presso le tensostrutture (tende del Qatar) agli ospedali delle due città. Dopo la ressa di ieri a Potenza, è cambiata la modalità. Ieri potevano presentarsi i cittadini lucani ultrasessantenni (dai 60 ai 79 anni) mentre oggi solo i cittadini di età compresa fra i 75 e i 79 anni e domani, ultimo giorno, coloro con età compresa fra i 74 e i 70 anni. Code si registrano anche oggi a Potenza ma decisamente più gestibili, senza alcuna ressa.
A Matera le somministrazioni sono iniziate alle 8.30, si protrarranno sino alle 18.30, e si stanno svolgendo in modo ordinato, le file scorrono senza problemi di assembramenti. La Asm, azienda sanitaria della provincia di Matera, ha comunicato che la fornitura di vaccini è sufficiente a garantire la copertura giornaliera di quanti si presenteranno al punto vaccinale.
Ieri, nonostante le polemiche per l’organizzazione della vaccinazione a Potenza, il presidente della giunta regionale della Basilicata Vito Bardi si è detto soddisfatto per il picco di somministrazioni in un giorno, circa 3000. In tutto, dall’inizio del piano vaccinale, sono 113.443 le dosi inoculate, di cui 36.755 seconde dosi. Oltre la metà riguarda gli ultraottantenni (58.608).
Ieri a Potenza, soprattutto in mattinata, c’è stata la ressa di centinaia di persone, con relativi problemi di organizzazione, tanto che sono intervenuti pure i carabinieri. Situazione più ordinata a Matera. Dopo i disagi avvenuti a Potenza la decisione di vaccinare tutti senza prenotazione è stata oggetto di contestazione politica da parte del centrosinistra in Regione Basilicata, da parte di vari sindaci che chiedono di utilizzare anche i centri vaccinali nei Comuni e di organizzazioni sindacali. Lamentele, ovviamente, si sono registrate da parte dei cittadini direttamente coinvolti per le lunghe code e i tempi di attesa.
Il presidente Vito Bardi ha così deciso di rimodulare l’organizzazione, restringendo la partecipazione agli ultrasettantenni, ma nel contempo è soddisfatto per l’elevato numero di dosi somministrate. “Un risultato di quasi 3000 vaccinazioni, quasi tutte Astrazeneca – dice il governatore lucano – che ci mette in linea con gli obiettivi e le modalità indicate dal Generale Figliuolo”.