(Adnkronos) –
Anche il Politecnico di Milano lavora all’intervento di Restauro del Pavimento della Basilica del Santo Sepolcro mettendo in campo il sistema di rilevamento Heritage-Bim progettato dall’Ateneo. Il Politecnico di Milano ha creato infatti le linee guida per la modellazione e la condivisione dati del progetto di conservazione e restauro del pavimento della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme e ha effettuato una campagna per il rilievo di dettaglio per la documentazione dello stato di conservazione pre-intervento. I ricercatori hanno creato dei modelli del pavimento e delle architetture necessarie a inquadrarlo, a partire dal dato laser scanner. Quest’ultimo è stato acquisito dal gruppo di coordinamento – di cui è responsabile l’architetto Osama Hamdan – del progetto in loco, in piena fase pandemica.
I ricercatori del PoliMi spiegano che la fase di rilievo fotogrammetrico ad alta risoluzione, effettuata sul posto dai ricercatori del Politecnico tra settembre e ottobre 2021, ha visto l’acquisizione di oltre 50.000 immagini ad alta risoluzione, con un sistema progettato ad hoc. “Il sistema che abbiamo progettato – spiega il professore Luigi Fregonese del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano – è costituito da uno speciale carrello sul quale è stato ingegnerizzato un articolato sistema di illuminazione e acquisizione, ad intensità e colorazione controllata”. Il tutto, prosegue, “ha visto l’integrazione di un rilievo topografico per l’elaborazione e la verifica del risultato finale, un’immagine digitale, un’ortofoto, ad altissima risoluzione, metricamente affidabile e precisa, dell’intero pavimento della Basilica del Santo Sepolcro”.
Il gruppo di ricerca del Politecnico, MantovaLab – gruppo Hesutech del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano (Dipartimento Abc), che è coordinato dai docenti Andrea Adami, Luigi Fregonese, Stefano della Torre e dal Prorettore del Polo Territoriale di Mantova Federico Bucci, ha svolto il suo lavoro coordinandosi costantemente con il personale interno delle Basilica, in modo da non interferire con le normali attività liturgiche e le visite dei pellegrini e visitatori che, nonostante il periodo, affluivano comunque ogni giorno all’interno di essa. Il responsabile dell’intervento di conservazione e restauro del pavimento – del quale è stato da poco annunciato l’avvio dei lavori – per conto della Custodia della Terra Santa, è il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino, con il quale collabora un team multidisciplinare, mentre la direzione dello scavo archeologico è stata affidata all’Università la Sapienza di Roma.