Nella basilica di San Nicola, a Bari, è in atto un sit in di braccianti agricoli stranieri per protestare contro lo sfruttamento da parte dei proprietari terrieri. Ad annunciare l’iniziativa, con un video su Facebook, Aboubakar Soumahoro, il dirigente italo-ivoriano dell’Usb, l’Unione sindacale di base.
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I migranti che hanno organizzato la protesta a Bari sono tutti di origine africana. La richiesta è di incontrare l’arcivescovo, monsignor Francesco Cacucci, per far sì che la chiesa possa agevolare i rapporti con le istituzioni.
Bari, braccianti stranieri in protesta: ultime news
I braccianti che lavorano nelle campagne pugliesi in regime di caporalato sono numerosi e la questione è sempre più preoccupante.
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“Siamo entrati nella basilica di San Nicola con un gruppo di braccianti sfruttati e costretti a vivere in condizioni disumane nelle campagne di Foggia e Borgo Mezzanone con paga da fame”, ha detto il dirigente Usb che accompagna i braccianti in protesta, Soumahoro.
“Papa Francesco dice che il lavoro conferisce dignità all’uomo, però quello dei braccianti è un lavoro privo di dignità e diritti. Chiediamo un confronto con l’arcivescovo, perché la Regione e il governo latitano in totale indifferenza”.
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