“Equilibrio tra la legalità che gli operatori pubblici garantiscono, perché è importante e si è visto in questo momento di pandemia quando le case da gioco e le sale sono state chiuse che la criminalità ha avuto un’impennata. Quindi sostenere e organizzare il settore dal punto di vista del mercato significa una tutela legale. Dall’altro però combattere duramente gli eccessi che un certo abuso del gioco comporta”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Paolo Baretta, già sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle finanze con delega ai giochi nel governo Conte II.
“L’equilibrio – ha detto ancora – sta dapprima in un riordino che abbia un valore nazionale, cioè evitare la competizione che purtroppo invece si è instaurata tra territori. Ad esempio anche la riorganizzazione delle legge regionali, quindi un disegno nazionale unitario. Si può e si deve ridurre ancora l’offerta di gioco. Si può fare un salto di qualità nell’offerta anche tecnologica, che controlli gli effetti patologici. E’ necessario riorganizzare le gare”.
“Il distanziometro ha un valore se selezionato per alcuni voci specifiche ed inquadrato in un quadro nazionale, se eccessivo è chiaro che l’inibizione alla possibilità di presenza al gioco pubblico lascia spazio all’illegalità”, ha aggiunto.