Con il ritorno di gran parte dell’Italia in zona gialla, riaprono anche bar e ristoranti. Ma a determinate condizioni. Sarà infatti necessario stare seduti al tavolo, ma solo all’aperto. Il numero massimo di persone sedute è fissato a 4, a meno che non siano conviventi. A partire dal primo giugno, sempre in zona gialla, i ristoranti potranno aprire anche al chiuso, dalle 5 alle 18.
Non sarà possibile rimanere al ristorante fino alle 22, come aveva inizialmente ribadito la ministra Gelmini: “C’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera. Ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni”.
Poco dopo è arrivata però la smentita del sottosegretario Carlo Sibilia: “La legge e la circolare del Viminale è chiara e ora prevede il ritorno a casa proprio alle 22, anche per chi cena all’aperto. Se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza non è il caso lo faccia il Ministro degli Affari regionali. In Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del Ministro dell’Interno. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano creare confusione tra i cittadini e mettere in difficolta le forze dell’ordine. Il coprifuoco al momento è alle 22″.
Per quanto riguarda i bar non è possibile prendere il bar al bancone, a meno che questo non sia all’aperto. In caso contrario la consumazione e l’asporto è consentita fino alle 18, come precisato da una nota del Viminale: “E’ consentito il servizio ai tavoli all’aperto e anche al banco solo in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto. Altrimenti, solo servizio ai tavoli e asporto, ammesso fino alle 18”.