Un successo incredibile. Possiamo definirla così Guerra, capitalismo&libertà, la mostra-evento allestita a Palazzo Cipolla a
Roma, via del Corso, dalla Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo. La mostra ha aperto i battenti il 24 maggio scorso e
presenta per la prima volta a Roma le opere del più discusso quanto amato street-artist britannico Bansky. I numeri dei visitatori
sono alti anche per il più grande degli ottimisti, ben 6.211 i visitatori per la prima settimana di apertura facendo così intasare, con
lunghissime file, una delle vie più famose della capitale. Il presidente della Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo,
Emmanuele F.M. Emanuele, si è dichiarato estremamente soddisfatto per questa affluenza: l’arte e la cultura, se promosse con
sensibilità e unite a doti manageriali, possono rappresentare un volano potente per il turismo e di conseguenza per l’economia del
paese. La mostra resterà a Palazzo cipolla fino al 4 settembre 2016. La proiezione delle visite è destinata a salire in maniera
esponenziale, si può calcolare infatti un’affluenza di circa 100.000 persone in 3 mesi circa. Questo dato è destinato però ad alzarsi
nettamente nelle prossime settimane, vista la copertura mediatica che sta creando questo evento. Inoltre vista la grande richiesta
la Fondazione Terzo Pilastro ha deciso di allungare l’orario delle visite, dalle ore 10 alle ore 21 ed eliminando il lunedì come giorno di
chiusura, garantendo l’accesso alla mostra 7 giorni su 7. ’Guerra capitalismo e libertà’ comprende un estesa quantità di opere su
Bansky, provenienti da collezioni private che comprendono: dipinti originali, stampe, sculture e oggetti rari, molti di questi mai
esposti in precedenza. E’ una mostra no-profit sull’artista Bansky, una delle figure più discusse, dibattute e acclamate dei nostri
tempi. Il suo anonimato, già dalla fine degli anni novanta, e il suo rifiuto a conformarsi hanno catturato l’attenzione del pubblico
internazionale. Inoltre entrambe le cose spiegano la difficoltà che si ha avuta ad inquadrare e definire nel tempo un artista di tale
portata. Proprio per questo è la prima volta che una rassegna delle sue opere viene esposta all’interno di un museo privato.
Andrea Cecconi