Benché riformulata, la mozione che il Pd ha presentato alla Camera parla chiaro: “rafforzare la vigilanza sugli istituti da parte di Bankitalia”. Come ha spèiegato Matteo Richetti, portavoce del partito, “A Bankitalia “serve una fase nuova. Il Pd non entra nel merito di una decisione che spetta al governo e al presidente del Consiglio, ma non si può sottrarre dal dare un giudizio e la mozione traccia la necessità di segnare una fase nuova. Il con chi lo si fa spetta al governo”. Una mozione, quella dem, come dicevamo ’riformulata’ (dal testo sarebbe stato infatti eliminato il passaggio in cui si diceva che “avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione delle crisi bancarie”), laddove era stata messo all’indice l’operato del governatore, ma comunque sostanzialmente ’diretta’ nell’attuare – in vista dell’imminente scadenza – un avvicendamento ai vertici dell’istituto centrale in scadenza a fine mese. E a chi domanda diretto sull’attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il portavoce dem ribadisce che “il tema non è entrare dentro la prerogativa di indicazione del nome ma di non sottrarsi da un’indicazione in prossimità di una decisione in una dinamica Parlamento-governo. Sulla persona il Pd non entra, ma su Bankitalia il Pd chiede una fase nuova”.
M.