BANDA ULTRALARGA: 6 MILIARDI PRONTI DAL GOVERNO di Manuel Casale

Il piano banda ultra larga da 12,4 miliardi di euro, di cui 6 pubblici, alla fine ha alcune differenze rispetto a quello della vigilia, che tante polemiche aveva suscitato per l’idea dello spegnimento graduale della rete in rame.
Obiettivi. Coprire il 100% della popolazione con i 30 Megabit  e fino all’85% con i 30 Megabit al 2020 . Il piano riconosce però che per gli operatori sono obiettivi troppo ambiziosi sui 100 Megabit e si pone l’obiettivo minimo del 50% per questa velocità.
I fondi. Il fabbisogno è di 12,4 miliardi di euro (per gli obiettivi massimi, vedi sopra), ma i fondi pubblici disponibili sono 6 miliardi di euro. Il resto dovrà metterlo il privato. Il piano stima che gli operatori metteranno tra i 4 e i 6 miliardi di euro.
Le tecnologie. I fondi pubblici saranno usati per defiscalizzazioni, interventi diretti sulla rete e incentivi all’investimento degli operatori. Il piano privilegerà tecnologie fibra ottica fino alle case/palazzi nello stanziamento dei fondi. In subordine, altre tecnologie, tra cui fibra ottica fino agliarmad e, nelle zone meno pregiate, anche wireless e satellite.
La migrazione dal rame a fibra allo stesso prezzo. Nelle 502 città più importanti, il piano prevede 3,7 miliardi di euro di fondi pubblici tra defiscalizzazioni sugli investimenti e voucher per incentivare il passaggio da rame a fibra nelle case. I voucher permetteranno di comprare offerte in fibra allo stesso prezzo del rame. Non si parla più di spegnimento progressivo del rame, né si pone una scadenza per quest’ultimo, aspetti che avevano allarmato Telecom Italia, che temeva una svalutazione della propria vecchia rete.
Si rimanda però a un successivo decreto per stabilire i dettagli di questa migrazione e per una riforma del servizio digitale universale.
Gli obiettivi territoriali. Le prime 502 città avranno nel 2016 fibra fino agli armadi e nel 2020 fibra fino al palazzo o alla casa, pari al 45% della popolazione, per un investimento totale di 8 miliardi, di cui 3,7 pubblici. Le aree “marginali”, 40% della popolazione, avranno Adsl o fibra fino agli armadi nel 2016 e un mix di tecnologie  nel 2020, con investimenti di 1,6 miliardi, di cui pubblici 1 miliardo. Le aree rurali o sottosviluppate avranno solo Adsl nel2016, ma fibra fino agli armadi nel 2020, con 1 miliardi di euro di investimento, tutto pubblico.