Nascevano come semplici consumatori di sostanze stupefacenti a Casalotti, ma alla fine diventavano i fornitori principali, promuovendo il loro “merce” non solo in piazza, ma anche attraverso i canali social come Facebook, Instagram e Whatsapp per i loro clienti più fedeli. Il tutto a prezzi che riflettevano quelli di Roma. Questa è stata l’operazione della banda di spacciatori del lago di Bracciano e Manziana, che ha creato un lucrativo giro d’affari.
La svolta decisiva è giunta quando i carabinieri della compagnia di Bracciano, con il supporto del nucleo cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno messo fine a questa attività criminale eseguendo cinque misure cautelari emesse dal giudice di Civitavecchia. Gli arrestati sono accusati di vari reati, tra cui concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Tutti gli arresti sono stati convalidati.
L’indagine, denominata “Flax,” è iniziata nel settembre 2022 a seguito dell’arresto in flagranza di reato di una persona in possesso di 40 grammi di hashish, marijuana e cocaina da parte dei militari della stazione di Manziana. Gli approfondimenti successivi hanno rivelato che questo sequestro era collegato a un’organizzazione di spacciatori ben strutturata che utilizzava i social media per contattare i clienti.
I carabinieri sono riusciti a tracciare le attività della banda che operava lungo le sponde del lago di Bracciano e si riforniva da Casalotti con spedizioni regolari di grandi quantità di droga.
Nonostante la mancanza di una figura di leadership evidente all’interno del gruppo, le indagini hanno individuato un individuo che gestiva le questioni legate ai debiti e alle controversie all’interno del traffico di stupefacenti, spesso ricorrendo a minacce di morte e violenza fisica. Durante l’indagine, sono stati effettuati arresti in flagranza di reato, denunce a piede libero e sequestri significativi, tra cui 40 grammi di cocaina, 40 grammi di marijuana e 42 grammi di hashish.
Durante l’operazione i carabinieri hanno eseguito sei perquisizioni domiciliari, che hanno portato al rinvenimento di un chilogrammo e mezzo di hashish e una pistola semiautomatica rubata, completa di otto colpi, in possesso di uno dei soggetti coinvolti nell’ordinanza. Inoltre, un altro indagato è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, trovato con circa 53 grammi di cocaina, una carta d’identità falsa e 17.000 euro in banconote di diverso taglio. Al termine delle operazioni, due indagati sono stati trasferiti in carcere a Civitavecchia, due a Rebibbia, mentre gli altri due sono stati posti agli arresti domiciliari.