Il video musicale ufficiale che è stato mostrato al talent inizia con delle riprese di vittime dell’Ebola. Si tratta di immagini forti, struggenti, non adatte al pubblico di uno spettacolo d’intrattenimento, ma un qualcosa che andava visto ha dichiarato Geldof. Nel frattempo sono sorte delle polemiche dal comportamento di Geldof nei confronti della cantante Adele, che non ha accettato di partecipare al progetto. Al contrario, Adele ha donato privatamente una quota a Oxfam, un’associazione che si occupa della lotta globale contro la povertà e l’ingiustizia. L’azione della cantante sembra non andare d’accordo con la tipica immagine delle celebrità, che sono più attente all’apparenza che alla sostanza. Celebrità che fanno milioni di dollari con una sola canzone, e che riescono a dedicare alcune ore del loro tempo per registrare una canzone, chiamandosi, così, fuori dai giochi.
Infine, viene da chiedersi se l’effetto scaturito da queste campagne di sensibilizzazione sia momentaneo o se, invece, agisca da stimolo per una consapevolezza maggiore delle problematiche attuali. D’altronde, sembra incoerente che queste campagne siano promosse da celebrità, che non esitano a sperperare il denaro, evadendo le tasse, o volando su jet privati. Viene naturale chiedersi se il sentimento che li spinge sia sincera compassione o piuttosto desiderio di profitto.