(Adnkronos) –
Banco Bpm chiude il 2021 con un utile netto adjusted di 710 milioni di euro, con un balzo del 114,9% su base annua. L’utile netto del gruppo bancario, a 569 milioni su base stated, batte anche la guidance ed è “il risultato migliore dalla nascita del gruppo Banco Bpm”, ha detto l’amministratore delegato, Giuseppe Castagna, presentando i conti del 2021 alla comunità finanziaria. Il cda dell’istituto ha deciso di proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo in contanti di 0,19 euro per azione per una distribuzione complessiva di 287,9 milioni. I risultati del 2021, ha sottolineato Castagna, “ci permettono di proporre ai nostri azionisti un dividendo pari a un pay-out del 50%, un livello decisamente superiore agli obiettivi del piano strategico e che apre la strada a un possibile ulteriore incremento della remunerazione e
ntro l’orizzonte del piano”, che potrebbe tradursi in un incremento del pay-out o in un buyback.
Il gruppo a fine 2021 ha registrato un Cet1 ratio phased-in al 14,7%, in aumento rispetto al 14,5% del settembre dello scorso esercizio. Banco Bpm prevede per il primo semestre del 2022 un ulteriore derisking per circa 1 miliardo di euro, sia attraverso ulteriori cessioni sia attraverso l’attività di workout. Il rapporto fra sofferenze lorde e impieghi lordi scenderebbe al 4,8%.
Nessuna possibilità di fusioni all’orizzonte, secondo Castagna. “Non vediamo al momento opportunità di fusioni per quanto ci riguarda”, ha spiegato. “Eravamo molto attivi sul tema un anno fa, ma ora siamo molto più concentrati sui nostri numeri e sul nostro piano strategico, che è il nostro vero obiettivo”.