Per chi ancora è indeciso nel scegliere di affidarsi ai servizi di una banca tradizionale o a quelli che si possono reperire su Internet, gli viene in soccorso Sostariffe. Sostariffe è un sito online che compara i vari istituti di credito (sia fisici che online), confrontando i vari servizi di cui dispongono. Il portale ha condotto un indagine recente, i cui risultati dicono che si è ridotta la distanza tra banche su Internet e quelle tradizionali. Una ricerca che è stata compiuta tra gennaio e ottobre di questanno. Sostariffe sostiene che i servizi online, che non posseggono filiali sul suolo italiano, hanno incrementato le commissioni. Invece le banche fisiche, pur avendo aumentato qualche servizio, hanno registrato una diminuzione, che in alcuni casi si è registrato in annullamento, di diverse operazione. Tirando le somme,nel complesso le banche “virtuali” hanno segnato un aumentato di 5 voci su 2, mentre quelle classiche mostrano un parziale equilibrio, aumentando 4 servizi e rendendo più convenienti altrettanto 4. Gli aumenti delle banche online sfiorano il 30%, mentre quelli degli istituti tradizionali si trovano al di sotto 7%. Le banche online hanno reso ancora meno convenienti le operazioni allo sportello. Una politica comprensibile per degli istituti che fanno della dematerializzazione una bandiera. Una scelta che però ha in qualche modo, tra virgolette, penalizzato i servizi online e favorito invece quelli tradizionali. È aumentato il numero di utenti che si reca presso le filiali: i movimenti allo sportello sono aumentati in media del 12,36%, la “gabella” per il prelievo di contante allo sportello è quasi raddoppiata (+48%), passando da 1,77 a 2,62 euro; +60% per chi versa contanti o assegni (operazione che ora in media costa 88 centesimi). Più cari anche i prelievi in Atm di altre banche (19%) e ritoccati i canoni annuali delle carte di credito (+5.40%). Come detto, neanche gli istituti di credito tradizionali sono immuni ai rialzi che, però, sono più contenuti. Il più corposo è quello che riguarda i bonifici allo sportello, che in media passano da 3,91 a 4,34 euro (+11%). Per il resto sono aumenti piuttosto leggeri: il canone annuo passa da 27,47 a 28,80 euro (+4,84%) così come il canone per la carta di credito (da 37,50 a 39,87, +6,32%) e il prelievo in Atm di altre banche da 1,54 a 1,61 euro (+4,55%). Di contro le banche online hanno ormai quasi azzerato anche i costi per un assegno singolo (da 5 a 3 centesimi) e hanno portato il costo dei bonifici allo sportello da 2,55 a 2,27 euro (-10,98%). Sono però le uniche due concessioni fatte in favore della clientela. Più generose, stavolta, le banche tradizionali che hanno azzerato i costi per accreditare lo stipendio (da 3 euro di media), quelli per prelevare contante allo sportello (1,04 euro contro 1,32 euro di prima, pari al -21%). Scendono anche il canone annuo per la carta di debito (-18%, ora costa in media 2,25 euro) e il costo per il prelievo da paesi Ue (da 1,54 a 1,36 euro a operazione).