Bambino rom ferito a Termini con un taglierino: lepisodio si è verificato in metro. Il minore ha 11 anni. Arrestato 29enne e avrebbe aggredito il bimbo dicendo a voi zingari vi ammazziamo”. Metro A ancora teatro di un ennesimo episodio di violenza mista a razzismo nei confronti di un minore. In questo caso un bambino rom di 11 anni aggredito col taglierino: in manette per lesioni aggravate un 29enne. Le violenze alla fermata Termini. Voglio ammazzare gli zingari: così avrebbe detto laggressore del bambino rom ferito a Termini. Il ragazzino rom di soli 11 anni è stato ferito da un romano di 29 alla stazione Termini della metro A. Le violenze intorno alle 15:40 di giovedì 21 febbraio. A salvare il minorenne le Guardia Particolareggiate Giurate in servizio alla stazione Termini della metropolitana.
Nello specifico due guardie Italpol sono state leste ad intervenire mentre un giovane inveiva contro un ragazzino presente in stazione: i due vigilantes hanno chiesto chiarimenti al 29enne che tuttavia li ha aggrediti a parole continuando a fare altrettanto con il ragazzino “State sempre qua a rubare. A voi zingari vi ammazziamo. Questo ladro mi ha appena fregato 70 euro”. Preso in consegna l11enne, le due guardie giurate lo hanno portato nel box della stazione per la ordinaria identificazione ed allertare le forze dellordine. Insieme a loro il 29enne, che ha impugnato un taglierino e lo ha sferrato da dietro contro la nuca del minorenne ferendolo. Alla vista del sangue, le guardie giurate hanno bloccato laggressore prestando i primi soccorsi alla vittima: affidando il bambino rom alle cure del 118 (trasportato al Policlinico Umberto I: cinque punti di sutura alla nuca), si sono occupati delluomo. Nelle tasche del bambino rom non è stata trovata traccia del presunto denaro rubato al 29enne. Romano di San Basilio, laggressore è stato arrestato dagli agenti dei commissariati Viminale e Flaminio con laccusa di “lesioni aggravate” e sottoposto a rito direttissimo nella mattinata di oggi 23 febbraio al Tribunale di piazzale Clodio.