I Premi Balzan 2024 puntano su temi legati al progresso sostenibile, abbracciando discipline che vanno dalla storia della scienza al diritto, passando per la biologia dell’invecchiamento e i materiali innovativi. A Milano, è stata annunciata la lista dei vincitori dalle presidenti Maria Cristina Messa, della Fondazione Internazionale Balzan Premio, e Marta Cartabia, a capo del Comitato Generale Premi Balzan.
Tra i premiati di quest’anno troviamo John Braithwaite (Australia) dell’Australian National University, per il suo contributo alla Giustizia riparativa; Lorraine Daston (Germania/USA), del Max Planck Institute for the History of Science di Berlino-Dahlem, per la sua ricerca sulla Storia della scienza moderna e contemporanea; Michael N. Hall (Svizzera/USA), del Biozentrum dell’Università di Basilea, per i suoi studi sui Meccanismi biologici dell’invecchiamento; e infine Omar Yaghi (USA), dell’University of California Berkeley, per la sua ricerca sui Materiali nanoporosi con applicazioni ambientali.
La scelta dei vincitori è arrivata dopo la conclusiva riunione plenaria del Comitato Generale Premi Balzan, che, sin dal 15 marzo, ha attentamente vagliato le candidature pervenute da istituzioni accademiche e centri di ricerca di tutto il mondo. La commissione ha posto particolare attenzione all’importanza, all’attualità e alla qualità delle ricerche, privilegiando l’eccellenza nei rispettivi ambiti di studio. L’interdisciplinarità è stata un criterio essenziale nella valutazione delle proposte. I premi verranno consegnati il 21 novembre a Roma, durante una cerimonia che vedrà la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ogni vincitore riceverà un Premio Balzan del valore di 750.000 franchi svizzeri, pari a circa 800.000 euro.