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Baglioni al Foro Italico di Roma con ‘aTUTTOCUORE’, uno show visionario ed interattivo

Una vera e propria full immersion nella bellezza, un imponente apparato scenico e visivo con oltre100 artisti sul palco, un’esperienza sensoriale che miscela miracolosamente anima, cuore e tecnologia.

Arriva al Centrale del Foro Italico di Roma (8000 spettatori a sera) il 21-22-23-28-29 e 30 settembre ‘aTUTTOCUORE’, un rock-opera show che vede Claudio Baglioni sfidare se stesso- per impegno fisico e difficoltà realizzativa dello spettacolo- sotto la direzione artistica e la regia teatrale di Giuliano Peparini, alla quarta creazione scenica per Baglioni.

Dopo il minimalismo intimista di Dodici note Solo, il cantautore romano torna ai live nei grandi spazi e in outdoor con questo nuovo e visionario progetto in 3D che porterà in giro per l’Italia fino al 14 febbraio 2024 (ultima data prevista, per ora, ad Eboli).

Un po’ teatro totale, un po’ musical, un po’ melodramma, un po’ circo Barnum, ‘aTUTTOCUORE’ è uno degli spettacoli più emozionanti e riusciti di Baglioni da molti anni in qua.

Ispirato e in gran forma vocale (lo spettacolo dura oltre 3 ore), il cantante romano fa sfoggio di giacche (“Mi rassicurano, mi sento in divisa, sono la mia protezione e la mia maschera teatrale”, dice a fine show incontrando la stampa alle prove generali), e corde vocali in un viaggio musicale nel tempo che pesca tra vecchio e nuovo del suo sterminato repertorio.

Ambientato in un futuro a-temporale con citazioni che partono dalla notte dei tempi per muovere fino ad epoche futuribili (Ne ‘Le ragazze dell’Est’ due donne androidi appaiono dai giganteschi schermi che sovrastano il placo centrale). Si citano Walter Gropius e Wes Anderson, West side Story, l’Inferno di Dante e Mad Max con una immaginaria scala del tempo a scandire i battiti del nostro orologio scenico, che fa rima con quello del cuore.

Ma la parte del leone (oltre naturalmente ai 38 brani in scaletta cantati a meraviglia da Baglioni) la fanno le eccezionali coreografie di Giuliano e Veronica Peparini: veri e propri quadri pittorici immortalati dai tagli di luce crearti dai 450 corpi illuminati programmati dal light designer Ivan Pierri. Con 21 polistrumentisti della band orchestra diretta da Paolo Gianolio e 80 tra coristi, ballerini, performer (ci sono anche 28 giovani artisti dell’Accademia internazionale del Musical), e ben 550 costumi a dare corpo e sostanza ad un unicum visivo e sonoro che non si vedeva da anni sui nostri palcoscenici.

Un racconto scenico costruito su orizzontalità, verticalità e profondità che è una festa degli occhi e dell’anima in tempi nei quali la musica italiana è spesso ridotta a rumore e vibrazioni.

Ma attenzione, la forza di ‘aTUTTOCUORE’è che l’imponenza scenica e la grandezza dell’insieme non allontana l’intimità e l’emozione dello spettatore, chiamato anch’esso, come Baglioni, ad una prova impegnativa per attenzione richiesta e partecipazione intellettuale.

E’ uno spettacolo complesso”, conferma il cantautore “ma credo che gli artisti abbiano una responsabilità e un potere verso il proprio pubblico, quella di precederlo per guidarlo versi nuovi orizzonti e territori inesplorati. Bisogna sorprendere e spiazzare ogni volta che se ne abbia la possibilità e non rimanere rinchiusi nella propria gabbia dorata. Questo è un ‘total show immersivo’, nel quale i linguaggi si fondono e credo che ho aiutato gli spettatori a spendere bene i propri soldi. Questo spettacolo – continua Baglioni – è il mio Paese delle meraviglie, un ritorno ad una situazione preadolescenziale di gioco. Avevo una gran voglia di fantasticare e poi fare del mio personaggio un monumento celebrativo non mi è mai piaciuto”.

E così tra luci, gesti, danze, movimenti scenici ed architetture d’insieme ecco una dopo l’altra Le vie dei colori e E tu come stai, Dagli il via e Acqua dalla luna, Con tutto l’amore che posso e Quante volte, Un po’ di più e Gli anni più belli, Domani mai e Quanto ti voglio, Fammi andar via e Niente più, E adesso la pubblicità e Notti, Mal d’amore (forse il pezzo più bello della serata) e Viva l’Inghilterra, L’uomo della storia accanto, Cuore di aliante e Io resto qua, Uomo di varietà e Le ragazze dell’Est. E poi ancora Uomini persi, Noi no, Un nuovo giorno un giorno nuovo, Con voi, Questo piccolo grande amore (al piano), Dodici note e Io sono qui.

Fino al gran finale con gli immancabili classici (Amore bello, Sabato pomeriggio, Avrai, Io me ne andrei, Mille giorni di te e di me, Voglio andar via, E tu, Strada facendo e La vita è adesso), a chiudere uno show imperdibile (come si evince da alcuni scatti qui pubblicati, realizzati da Angelo Trani), che rimarrà a lungo nella nostra testa e nei nostri occhi.

Suonala ancora Claudio!

Prodotto e organizzato da Friends & Partners, ‘aTUTTOCUORE’ farà tappa per quattro date anche all’Arena di Verona (dal 5 all’8 ottobre).

Claudio Fontanini

©_ANGELO_TRANI
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Max Tamanti