E’ stata confermata ieri nel tardo pomeriggio la presenza dell’influenza aviaria, virus influenzale A/H5N1, in un allevamento di tacchini nella Bassa Bresciana. A riferirlo è l’Ats di Brescia che ha ricevuto la segnalazione di un sospetto focolaio di aviaria ad alta patogenicità lunedì 15 novembre. La conferma della presenza del virus è arrivata “dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, centro di referenza nazionale per la malattia. Il focolaio riguarda circa 14.500 tacchini”, informa l’agenzia di tutela della salute.
E sono già scattate le misure previste per questi casi. “A seguito della conferma, è stata emessa da parte del Dipartimento veterinario dell’Ats Brescia un’ordinanza che stabilisce il sequestro dell’allevamento. Contestualmente, per contenere la diffusione dell’infezione, è stata definita sia la zona di protezione di 3 km sia la zona di sorveglianza di 10 km intorno al focolaio”.
In queste zone oltre alla verifica del censimento dei capi presenti, sono state impartite restrizioni alla movimentazione degli animali della specie avicola, incrementate le misure di biosicurezza negli allevamenti, sui mezzi di trasporto di animali e mangimi e impartite disposizioni per la gestione dei reflui aziendali. “Al momento in Ats Brescia non vi sono altri casi di sospetta influenza aviaria”, spiegano dall’agenzia. “E’ opportuno precisare che l’episodio di influenza che ha colpito l’allevamento è stato rilevato grazie al piano di controllo attivo in tutti gli allevamenti del territorio. Tale piano vede la collaborazione dell’allevatore che si attiva nella segnalazione all’insorgenza dei primi sintomi della malattia”.