Taglio dei pedaggi, 3,4 miliardi di euro di risarcimento, 13,2 ml di investimenti, e 7 destinati alla manutenzione e, inoltre, la disponibilità ad aprire anche a nuovi investitori, con tanto di aumento di capitale: in cifre, questo è il piano che Autostrade ha presentato ieri al governo, per scongiurare il procedimento di revoca.
E’ quanto anticipato dall’agenzia di stampa AdnKronos la quale, oltre che confermare la proposta da ‘autorevoli’ fonti interne a Palazzo Chigi, spiega anche che Aspi non ha ‘preteso’ modifico su quanto inserito nel decreto Milleprogoghe (che in caso di revoca prevede un indennizzo pari a 7 mld, rispetto ai 28 presenti nelle precedente convenzione del 2008).
Si tratta di un piano tutto sommato ‘allettante’ che, di fatto, toglie ad Aspi la gestione a ‘senso unico’, dando ampie garanzie rispetto ad una sorta di ‘ritrutturazione’ in grado di adempiere con sicurezza e – finalmente – ‘responsabilità’ rispetto ai doveri. Tuttavia al M5s non basta: “Per noi resta no”, avrebbero commentato ‘dai piani alti’, in alternativa alla revoca l’unica via percorribile è ‘fuori i Benetton da Aspi’, per loro non sono contemplati neppure eventuali ruoli di minoranza.
Ovviamente la parola finale spetta al Cdm, che dovrà a sua volta tener conto anche della maggioranza…
Max