(Adnkronos) – “La previsione delle autonomie sin dal disegno originario della Costituzione richiede il necessario rispetto del principio di Unità e Indivisibilità della Repubblica, che non è una formula vuota ma principio fondativo del patto costituente sottratto a revisione costituzionale (e il processo di autonomia differenziata incide addirittura sulla forma di Stato) disatteso sia sul piano metodologico (è il Parlamento nazionale che ‘attribuisce’ le competenze mentre ‘proposta’ di Calderoli si pone in contrasto con lo stesso art. 116, comma 3) sia sotto il profilo sostanziale che ignora più di venti anni di giurisprudenza Costituzionale che ha stabilito che alcune materie e servizi essenziali non sono delegabili dallo Stato alle Regioni ma richiedono una disciplina unitaria”. Così la militante calabrese Jasmine Cristallo si rivolge al ministro per gli affari regionali e l’Autonomia, Roberto Calderoli, interpellata dall’AdnKronos sul tema dell’autonomia differenziata, al centro del dibattito politico.
“Per non parlare della questione finanziaria e dei LEP, che il ministro vuole ancora ancorare alla spesa storica, anche se parla di temporaneità (e si sa che nulla è più definitivo del temporaneo) in dispregio dell’art. 119 della Costituzione. Quindi, Calderoli, la vostra propaganda vuole offuscare i rischi di disgregazione sociale ed economica del Paese che il vostro progetto sta perseguendo incurante delle voci attente che si levano e si leveranno nei prossimi mesi da parte della società civile in difesa della Costituzione, che si sta già mobilitando per la raccolta delle firme su una LIP di revisione degli artt. 116 e 117 che non elimina il principio autonomistico ma salvaguarda il principio indefettibile di unità del Paese e il rispetto degli organi costituzionali. Se le sue, Calderoli, non sono vuote parole di propaganda appoggi questa LIP”, conclude Cristallo.