Il 4 maggio è vicino, così come la Fase 2 dell’emergenza coronavrus. L’Italia si prepara a riaprire, seppur gradualmente, e fa i conti con una serie di problematiche di tipo pratico delle quali in questi giorni il Governo sta discutendo con gli organi preposti. Ad esempio: come funzioneranno i trasporti pubblici a partire dal 4 maggio, come ci si sposterà in autobus o in metro?
Domande lecite alle quali non c’è ancora una risposta univoca e ufficiale, che arriverà comunque a breve. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ne ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera: “Ci saranno regole chiare nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti in particolare segnaletica e percorsi guidati per garantire flussi unidirezionali in entrata e uscita e il distanziamento sociale di un metro”.
Due milioni di persone in strada per raggiungere il posto di lavoro a partire dal 4 maggio. È questa la stima fatta dal governo per misurare il grado d’intensità di affollamento dopo la riapertura graduale del paese. Mettendo in conto che, chi può permetterselo, possibilmente userà la propria macchina, per gli atri si attendono modifiche sostanziali nell’utilizzo dei mezzi pubblici.
I posti degli autobus e delle metro verranno dimezzati, per favorire il distanziamento sociale. Sulle metro ogni posto sarà alternato da uno spazio vuoto e si potrà viaggiare solamente seduti. Stessa cosa per gli autobus, per i quali si sta lavorando ad un potenziamento del piano corse per diluire i passeggeri. Allo stesso fine verranno inseriti dei percorsi guidati all’interno delle stazioni. Alla fermata è necessario rispettare sempre il distanziamento e sia per autobus che per metro sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine.