Auto: vendite salgono del 6,47%

Il mercato italiano dell’auto nel mese di aprile, nonostante le festività e i ponti, a sorpresa torna a crescere. Le immatricolazioni, secondo i dati del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, sono state 171.379, con un incremento del 6,47% rispetto allo stesso mese del 2017. Il totale delle vendite dei quattro mesi è pari a 745.945 unità, lo 0,24% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso.

Non pesano fattori negativi – sottolinea il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano – che avrebbero potuto incidere sulla propensione all’acquisto di auto: il calendario, il clima politico, il rallentamento nella crescita del Pil e un clima di fiducia di consumatori e imprese tendenzialmente in calo. Il gruppo Fca chiude il mese con 45.976 immatricolazioni, in calo del 2,14% rispetto allo stesso mese del 2017, un dato migliore rispetto a quello degli ultimi mesi.

La quota scende al 26,83% dal 29,19%. Nei quattro mesi le auto vendute dal gruppo sono 204.276, il 6,88% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso e la quota passa dal 29,48% al 27,38%. Va bene Jeep che, grazie soprattutto ai risultati di Renegade e Compass – con 7.500 immatricolazioni – cresce rispetto a un anno fa del 124,45%, più che raddoppiando la quota di mercato, al 4,4%. Positivo anche il risultato di Alfa Romeo che aumenta le vendite dell’11%, grazie in particolare a Stelvio e Giulia, con oltre 4.400 registrazioni e una quota del 2,6%. La classifica delle vetture più vendute del mese è sempre dominata dai modelli Fca, sette nei primi dieci posti: Panda, 500X, Ypsilon, 500, Tipo, Renegade e 500L.
Tra le case straniere Volkswagen cresce del 29,5% rispetto a un anno fa e del 14,18% nei quattro mesi. Non sono ottimisti i concessionari: secondo un sondaggio realizzato da Quintegia sui top 100 dealer italiani, cala la fiducia degli operatori nelle immatricolazioni di auto nuove per il 2018, con un forte calo delle vetture diesel. Una conferma arriva dai concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor: solo uno su due prevede a tre/quattro mesi una domanda stabile o in crescita. L’Unrae, l’associazione delle case estere, rivede la previsione per il mercato nel 2018 confermando che si assesterà sotto la soglia dei due milioni di immatricolazioni, sostanzialmente in linea con il risultato del 2017 (+0,5%