“Noi rispettiamo il 3% – ha aggiunto Renzi – ma rispettiamo anche le decisioni di un Paese libero come la Francia. Se hanno deciso così avranno i loro motivi, io sto con Hollande e Valls.Renzi e’ tornato a Londra a sei mesi dal suo precedente incontro con Cameron. Una visita per illustrare “i risultati delle riforme”, e per parlare di un’Europa che, a detta del premier italiano, deve essere “snella e ’smart’”.
A questi aggettivi, Cameron ne ha aggiunto un altro, “piu’ flessibile”, nell’ottica della rinegoziazione auspicata da Londra delle regole comunitarie, dai patti fiscali alla libera circolazione dei cittadini nell’Ue. Oltre alle questioni finanziarie, si è parlato di tenuta dell’Europa per quanto riguarda confini e nuovi Stati. Tra i temi allordine del giorno non poteva mancare il no al referendum scozzese dello scorso 18 settembre.
“Un ottimo risultato per l’Europa” lo ha definito il presidente del Consiglio. “La riforma dell’articolo 18 ha poi aggiunto il premier, tornando a parlare di riforma del lavoro – è una grande riforma del mercato del lavoro, molto apprezzata dagli investitori ma che vorrei che fosse apprezzata da tutti, anche da chi alla fine capisce che non è una battaglia ideologica”.