Su questo si misura la caratura del leader, non certo nelle votazioni della direzione nazionale del proprio partito, e senza questo coraggio e questa determinazione l’Italia non ricomincerà a crescere e a superare la crisi. Renzi sta fallendo sul punto più importante, il resto sono chiacchiere”. Sulla stessa linea anche il presidente del Veneto Luca Zaia. “La Francia, a differenza di Renzi, impone giustamente il tema della flessibilità dei parametri deficit/Pil. Non puo’ permettersi di uccidere le sue imprese e di ridurre ai minimi termini un welfare che in Italia neppure ci sogniamo.
E manda a dire alla Merkel e alla Ue che prima di tutto vengono i francesi e gli interessi nazionali, e senza dirlo fa capire ai tedeschi un po’ smemorati che i costi della loro riunificazione furono sopportati pazientemente e convintamente da tutta l’Europa”. “Il governo italiano invece no. Parla, lancia twitter e slogan in un vero profluvio comunicazionale, ma non ha la forza di imporre il rigore a quell’Italia ormai tecnicamente fallita, attraverso l’applicazione dei costi standard pronti dal 2011 e che farebbero risparmiare 30 miliardi l’anno”.