(Adnkronos) – La produzione industriale lombarda continua a crescere, ma parallelamente crescono anche le preoccupazioni per il futuro. Lo ha detto il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, presentando, questa mattina a Milano, i dati relativi al secondo trimestre 2022. “I dati del secondo trimestre di quest’anno -afferma Auricchio- sono ancora positivi, ma in rallentamento rispetto al trimestre precedente e in maniera ancora più significativa rispetto al 2021”. Si sta “progressivamente esaurendo la spinta del forte rimbalzo post-crisi” ed a risentirne sono le aspettative degli imprenditori per “il futuro, che viene visto con preoccupazione sia per la domanda interna che per quella estera, con una incertezza che si riflette anche sull’andamento della seconda parte del 2022”.
Nel 2021, sottolinea Auricchio, “l’industria lombarda, tranne le calzature, l’abbigliamento e il tessile, aveva ampiamente recuperato i dati del 2019 e annullato l’annus horribilis del 2020”. Nei primi mesi dell’anno, “quei tre settori che erano stati fortemente penalizzati avevano invece iniziato a correre, arrivando anche loro a toccare i dati del 2019”. In questo secondo trimestre, poi, “l’artigianato era arrivato vicino, per alcuni dati tra cui ordini esteri e fatturato totale, a recuperare i dati del 2018”; tuttavia “il sentiment degli imprenditori comincia ad essere sempre più negativo rispetto al prossimo trimestre”.
Alla base, “di là della guerra che sta toccando il cuore dell’Europa ormai da quattro mesi, della siccità e dell’inflazione che sta crescendo in maniera imponente e dell’incremento delle materie prime, basti pensare che per l’industria la crescita delle materie prime mediamente è del 58,4% e per l’artigianato dell’80,6%”. A questo “si aggiungono poi le bollette energetiche,che in alcuni casi raddoppiano e triplicano rispetto agli anni passati”. Tuttavia, “lavorando con il sistema camerale da anni, la Regione Lombardia sapeva che c’era un rallentamento e quindi nel pacchetto di misure che ha varato per le imprese, credo che molte delle aspettative del mondo delle imprese siano comprese”. Resta però il fatto che, conclude Auricchio, “se anche i dati sono positivi, ci aspettiamo un autunno molto difficile per le imprese”.