(Adnkronos) – In un video diffuso in rete, l’autore della sparatoria a Bruxelles rivendica la sua appartenenza allo Stato islamico e si vanta di aver ucciso dei non credenti. Nel suo discorso in arabo, molto violento, il terrorista dice di aver sparato a due persone per “vendicare i musulmani e che viviamo e moriamo per la nostra religione”. Lo riferisce il sito belga Sudinfo, descrivendo la sparatoria che stasera a Bruxelles ha fatto due morti e diversi feriti.
All’inizio della giornata, Slayem Slouma (il nome dell’attentatore nel video) aveva scritto un messaggio sul bambino musulmano accoltellato domenica a Chicago, spiegando che se fosse stato cristiano, “lo avremmo chiamato terrorismo e non un crimine brutale”.
“Ho ucciso tre svedesi”. E poi: “Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia”, si sente nel video. Il terrorista ha spiegato di essere “un combattente di Allah”. “Vengo dallo Stato islamico. Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Viviamo per la nostra religione e moriamo per la nostra religione”.
“Tuo fratello si è vendicato in nome dei musulmani – ha detto ancora – Finora ho ucciso 3 svedesi. Coloro a cui ho fatto qualcosa di sbagliato, possano perdonarmi. E io perdono tutti”.
“Un uomo ha aperto il fuoco – si legge nel sito Sudinfo – Ci sono stati due morti e diversi feriti. L’uomo avrebbe gridato “Allahu akbar” e avrebbe sparato in tutte le direzioni mentre scendeva dallo scooter con un’arma tipo Kalashnikov. Indossava un gilet arancione fluorescente”. “Secondo le nostre informazioni si legge ancora -, le due vittime sono di nazionalità svedese e indossavano la maglia svedese, dato che stasera si svolgerà la partita Belgio-Svezia. Il sospettato è fuggito a bordo di uno scooter.
Nel video, diffuso in rete, l’autore della sparatoria rivendica la sua appartenenza allo Stato islamico e si vanta di aver ucciso dei non credenti. Nel suo discorso, in arabo, molto violento, il terrorista dice di aver sparato a due persone per “vendicare i musulmani e che viviamo e moriamo per la nostra religione”. All’inizio della giornata, Slayem Slouma (il suo nome nel video) aveva scritto un messaggio sul bambino musulmano accoltellato domenica a Chicago, spiegando che se fosse stato cristiano, “lo avremmo chiamato terrorismo e non un crimine brutale”.