“Siamo stati obiettivo di un vile attacco terroristico, l’ora più buia della nostra Repubblica”. Così questa mattina Sebastian Kurz, cancelliere austriaco, al risveglio della nazione dopo l’attacco a Vienna. La sparatoria, iniziata alle 20.00 di ieri sera vicino alla Sinagoga, è avvenuta in sei punti diversi della città. Le vittime sono quattro, due uomini e due donne, diciassette i feriti, di cui sette in pericolo di vita.
I responsabili
Uno dei responsabili della strage è stato ucciso dalla polizia. Si tratta di Fejzulai Kujtim, 20 anni, austriaco con origini macedoni, equipaggiato di un fucile automatico, una pistola e una finta cintura esplosiva. Secondo il quotidiano tedesco Bild, nel giorno dell’attentato aveva postato su Instagram alcune foto in cui mostrava armi e solidarietà allo stato islamico. Nell’aprile 2019 Kujtim era stato condannato a 22 mesi di carcere perché voleva unirsi all’Isis in Siria. Sarebbero al massimo quattro i responsabili dell’attentato. Questa mattina sono state arrestate tre persone: due a St. Poelten, una a Linz.
Mario Bonito