ATTENTATO A NIZZA – UN TIR FORZA LA PROMENADE DES ANGLAIS E FA STRAGE DI PERSONE UCCIDENDO 84 PERSONE TRA QUANTI STAVANO ASSISTENDO AI FUOCHI D’ARTIFICIO. CENTINAIA I FERITI

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    Una folle corsa, zigzagando ad 80 km orari, fendendo l’immensa folla che in quel momento animava il lungomare di Nizza. Per l’esattezza, quel mega-tir di 10 metri lanciato a morte lungo i 2 chilometri della Promenade des Anglais, aveva un solo ed unico scopo: fare più quante vittime possibili tra quanti, intorno alle 22.30, si erano radunati felici per ammirare lo spettacolo pirotecnico dal mare per la festività del 14 luglio. Tante famiglie, moltissimi bambini, spazzati via come birilli: 84 morti ed oltre 200 feriti, alcuni dei quali (18) gravissimi. La Francia, ancora una volta, torna a fare i conti con gli spietati attacchi terroristici, che in pochi mesi ne hanno fatto quasi un ‘bersaglio personale’. Al momento gli inquirenti hanno sui loro taccuini un solo nome, quello dello spietato autista assassino (che guidando non ha esitato anche a sparare sulla foilla con una pistola): un 31enne franco-tunisino originario della zona di Sousse, in Tunisia teatro la scorsa estate della strage sulla spiaggia affollata di turisti. Fermato ed ucciso grazie al coraggio di due gendarmi (uno dei due una donna), che sono ad aggrapparsi al tir in corsa ed a sparargli, Mohamed Lahouaiej Bouhlel era residente a Nizza (il suo appartamento, a nord della città, è stato subito perquisito), e lavorava come autista addetto alle consegne. E proprio per questo sarebbe riuscito ad eludere gli accessi alla zona pedonale, dicendo che doveva consegnare dei gelati. Lahouaiej Bouhlel, separato con tre figli, era noto alle forze dell’ordine per reati comuni come furto e violenza. Totalmente sconosciuto ai servizi di intelligence francesi, il franco-tunisino non frequentava i luoghi di preghiera, beveva alcolici e ambiva alle donne, elementi che non coincidono con la condotta morale degli integralisti. I vicini ed i cnonoscenti lo ricordano come una persona molto sola, depressa, e per nulla interessato all’islam. Nel camion sono stati trovati una bomba a mano non operativa, dei fucili finti, ed un volantino jihadista che spiegava come compiere attentati in luoghi ad alta concentrazione di pedoni. Al momento sembrerebbe un’azione individuale. Così come non sono ancora giunte rivendicazioni da parte del sedicente Strato islamico. La moglie sarebbe stata ‘arrestat’ nel pomeriggio. Un giornalista del quotidiano Le Figaro riferisce che l’uomo aveva preso in affitto il mezzo, un camion frigorifero, due giorni prima dell’attacco, a Saint-Laurent-du-Var, comune limitrofo di Nizza. Tra chi ha perso la vita c’è anche un 53enne di Cuneo mentre, della moglie, non si hanno ancora notizie.  A tal proposito la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per strage e attentato con finalità di terrorismo. L’indagine è affidata al pm Francesco Scavo, già titolare dei fascicoli sugli attentati di Parigi del novembre scorso e di Bruxelles. L’indagine è stata aperta anche in relazione al possibile coinvolgimento di italiani. Nell’attentato sono inoltre rimasti uccisi un cittadino ucraino, una cittadina russa, una armena e un cittadino tunisino. E ci sono almeno due vittime marocchine, una donna e un bambino. E anche una donna e due bambini algerini, secondo quanto confermato dl ministero degli Esteri algerino, citato dall’emittente ’al-Arabiya’. Le prime due vittime identificate sono Sean Copeland, 51 anni, e il figlio undicenne Brodie, cittadini americani originari di Lakeway, in Texas. Erano in vacanza con la famiglia nella città francese. E ci sono anche due vittime accertate di nazionalità svizzera. Secondo quanto riporta il ’Corriere del Ticino’, si tratta di Linda Casanova, 54 anni, residente ad Agno, nel Canton Ticino, che si trovava in vacanze sulla Costa Azzurra con il marito Gilles, di cittadinanza francese. La seconda vittima, hanno riferito le autorità svizzere, è un bambino. Si teme che il bilancio possa aggravarsi, con Bfmtv che indica la possibilità di una terza vittima di nazionalità elvetica. Fra i dispersi vi sono una insegnante e due allievi di un liceo di Berlino. Lo hanno reso noto le autorità scolastiche della capitale tedesca, senza voler confermare le notizie stampa che parlano di tre morti. Il nuovo ministro degli Esteri di Londra, Boris Johnson, citato dalla ’Bbc’, ha riferito che nell’attacco è rimasto ferito almeno un cittadino britannico.

    M.