La notizia è ormai di dominio pubblico: nel corso di questa notte, quella tra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio un attacco missilistico americano è stato scagliato all’aeroporto di Baghdad: ed è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani.
Il generale iraniano è caduto nel corso del raid scatenato nottetempo: secondo le prime stime, si parla di otto vittime totali. L’ordine di uccidere Soleimani è partito dal presidente Trump, come ha affermato il Pentagono.
Attacco Usa aeroporto Baghdad, ucciso Qassem Soleimani: il Pentagono conferma ordine partito da Washington
“Proteggeremo sempre i nostri interessi”; avrebbero fatto sapere dalla capitale statunitense. E ora il rischio guerra è altissimo. Stando a quanto emerge, secondo gli statunitensi il raid sarebbe stato una sorta di “deterrente” per futuri piani di attacco iraniani.
La decisione arrivata nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio da parte degli Usa sarà destinata ad aver strascichi: un attacco missilistico americano ha colpito l’aeroporto di Baghdad, come detto proprio su ordine del presidente Donald Trump.
Otto le vittime, allo stato attuale delle cose: tra queste appunto una delle personalità centrali nella panoramica iraniana, il generale Qassem Soleimani.
Tra i morti ci sarebbe anche Abu Mahdi al-Muhandis, il numero due delle Forze di mobilitazione Popolare (Hashd al-Shaabi), la struttura di milizie paramilitari sciite pro-iraniane attive in Iraq che tre giorni avevano colpito la sede diplomatica statunitense nella capitale.
aggiornamento ore 6.10
Secondo quanto riferito da fonti del Pentagono, l’ordine come anticipato è arrivato dal Presidente Trump: “Proteggeremo i nostri interessi”, avrebbero lasciato intendere queste fonti.
Le stesse fonti del Pentagono hanno confermato che l’ordine del raid ha avuto come obiettivi due soggetti molto influenti legati all’Iran a Baghdad, per poi confermare, appunto, la morte di Soleimani.
“L’atto di terrorismo internazionale degli Stati Uniti con l’assassinio del generale Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaida, è estremamente pericolosa e una folle escalation”: con queste parole si è espresso il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif il quale poi ha corroborato: “Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilita’ di questo avventurismo disonesto”.
aggiornamento ore 8,00
Attacco Usa aeroporto Baghdad, ucciso Qassem Soleimani. Iran: “Dura vendetta contro Usa”
C’erano da aspettarsi reazioni iraniane e ci sono state subito: l’Ayatollah Ali Khamenei ha deliberato tre giorni di lutto nel Paese dichiarando che l’uccisione del generale Qassem Soleimani aumenterà la crescita dei livelli della resistenza contro Stati Uniti e Israele. “Il lavoro e il cammino del generale Qassem Soleimani non si fermeranno e una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani e altri martiri dell’attacco della notte scorsa”.
Nello stesso momento il governo di Israele eleva, come reazione diretta, lo stato di allerta. L’ordine è scattato subito dopo la ufficializzazione dell’uccisione in Iraq del generale Soleimani, ritenuto dallo Stato ebraico come responsabile della penetrazione militare dell’Iran in vari stati della Regione.
Durante la notte, del resto, la radio militare ha sospeso i programmi ordinati per dare aggiornamenti sulla uccisione. A titolo precauzione, presso ill confine israeliano con Libano e Siria le piste di sci del monte Hermon sono state sigillate, senza accesso ai cittadini. Si ritiene che per ragioni di sicurezza il premier Benyamin Netanyahu possa accorciare la sua visita in Grecia per far ritorno subito in Israele.
aggiornamento ore 8,50