Oltre 5.200 file, per un totale di 1,95 gigabyte di dati, fra quelli sottratti nell’attacco hacker alla Siae, sono finiti nelle ultime ore sul ‘dark web’. Si tratta di dati esfiltrati dagli hacker tra cui i dati sensibili degli artisti, ad alcuni dei quali, a quanto apprende l’Adnkronos, stanno arrivando anche in queste ore richieste via sms di pagamento: un ‘riscatto’ di diverse migliaia di euro a testa, circa 10mila.
Sull’attacco sono in corso le indagini della Polizia postale, coordinate dai pm della Procura di Roma che hanno aperto un fascicolo per tentata estorsione e accesso abusivo a sistema informatico. A supportare gli investigatori italiani nelle indagini ci sarà anche Europol. Secondo quanto emerso finora l’attacco sarebbe partito da un Ip russo.