Le forze dell’ordine di Roma hanno identificato e fermato una baby gang responsabile di una serie di attacchi ai turisti nella zona di Trastevere. Il gruppo, composto da cinque adolescenti tra i 15 e i 17 anni, si è reso protagonista di aggressioni e rapine violente nella serata del 9 novembre. Grazie ai filmati girati dai residenti e commercianti della zona, la polizia è riuscita a ricostruire gli episodi e a rintracciare i colpevoli, procedendo con le denunce per rapina in concorso.
Sabato sera a Trastevere, un gruppo di ragazzi ha seminato il panico tra i visitatori con violenze e minacce.
Gli episodi principali si sono verificati in piazza Santa Rufina e in via dell’Arco di San Calisto, dove la baby gang ha avvicinato un turista francese per chiedere soldi. Al suo rifiuto, lo hanno aggredito con calci e pugni al volto, derubandolo anche del cellulare.
Quando un amico della vittima ha cercato di intervenire, anche lui è stato aggredito fisicamente. Poco dopo, il gruppo ha attaccato altre due persone in un luogo vicino, mostrando una determinazione preoccupante nell’utilizzare la violenza per intimidire i passanti e ottenere beni materiali.
Il gruppo è stato individuato e fermato principalmente grazie ai video girati dai residenti e commercianti, che hanno registrato le scene di aggressione e messo le immagini a disposizione delle autorità.
I filmati si sono rivelati decisivi per identificare i ragazzi coinvolti e ricostruire dettagliatamente la sequenza degli eventi. La polizia ha visionato attentamente i video, confrontandoli con le testimonianze raccolte, per procedere con le denunce.
L’uso delle riprese è stato fondamentale non solo per accertare le responsabilità ma anche per fornire un quadro chiaro alla magistratura e ai responsabili della sicurezza cittadina.
Dopo l’operazione, la questura di Roma ha annunciato una stretta sui fenomeni di microcriminalità giovanile che hanno colpito Trastevere e altre zone della città.
Sono stati disposti servizi specifici e pattugliamenti aggiuntivi per contrastare la presenza di baby gang nei quartieri turistici e proteggere i visitatori e i residenti. La polizia ha inoltre programmato incontri con i genitori dei ragazzi fermati, per far comprendere loro la gravità delle azioni compiute dai figli.
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