Nessuna sorpresa in questa giornata delle ATP World Tour Finals di Londra. Roger Federer ha superato con il punteggio di 7-5 4-6 6-4 Kei Nishikori in un match che ha regalato scambi fantastici e colpi sontuosi soprattutto da parte dello svizzero che, forse già sicuro della vittoria dopo il primo set, ha abbassato i suoi ritmi di gioco e lasciato ampio spazio alliniziativa del giapponese, perdendo il secondo set; il numero 3 al mondo ha però preso in mano le redini della partita ed è riuscito a portare a casa la vittoria nel terzo set, conquistando la prima posizione nel gruppo Stan Smith che lo obbliga ad attendere la sfida di domani tra Murray e Wawrinka per sapere chi dovrà sfidare in semifinale. Già noto invece il prossimo avversario di Novak Djokovic, secondo nel gruppo di Federer: sarà Rafael Nadal, primo nel gruppo Ilie Nastase. Il serbo è sceso in campo con il favore dei pronostici e si è liberato di Tomas Berdych grazie alla vittoria per 6-3 7-5, superando agevolmente il ceco per la ventunesima volta in ventitré scontri diretti totali; lo attende quindi la semifinale, in un match che promette spettacolo e colpi di scena grazie soprattutto allottimo periodo di forma che sta attraversando lo spagnolo, apparso in grande spolvero nelle ultime uscite. Una parentesi va dedicata però a Fabio Fognini e Simone Bolelli, prima coppia italiana a partecipare alle Finals; il duo, già eliminato dopo la sconfitta con i fratelli Bryan, ha battuto la coppia Bopanna – Mergea con il punteggio di 6-4 1-6 10-5 e dedicato il punto della bandiera alle vittime delle stragi di Parigi, in particolare alla connazionale Valeria Solesin. Resta il rammarico per la prima sfida degli azzurri, dove un pizzico di cattiveria in più avrebbe potuto portare i nostri ragazzi alla vittoria contro Murray e Peers, usciti vincitori soltanto al super tie-break del terzo set. Il confine tra disfatta ed impresa in questi casi è molto labile, e ai due italiani in futuro basterà veramente poco per scalare qualche altra posizione in classifica mondiale. La loro prima partecipazione alle World Tour Finals lo dimostra.