“Il tentativo di salvataggio di Atac dal fallimento attraverso un accordo con il governo nellambito della gestione commissariale del deficit del Comune di Roma, così come rivelato dalla stampa, è certamente meritorio, ma purtroppo prosegue sulla via che porta sempre i cittadini a pagare i debiti della malagestione”. Lo dichiara in una nota Riccardo Agostini, consigliere regionale del Partito Democratico.
“Il punto fermo è, ovviamente – aggiunge – il salvataggio della più grande azienda di trasporto pubblico dEuropa, e la garanzia che rimanga unazienda pubblica, lontana da una privatizzazione che annacquerebbe la sua missione di servizio. Occorre però anche gettare le basi per una ristrutturazione che allontani definitivamente gli avvoltoi della privatizzazione. Al netto del problema del finanziamento sul quale è necessario un intervento immediato per trovare i fondi necessari, l’urgenza vera per Atac è quella di individuare un progetto complessivo che permetta l’erogazione del servizio di trasporto pubblico ai cittadini. Un progetto che individui una governance sostenibile e condivisa e che garantisca l’essenza pubblica dell’azienda, un modello definitivo per il flusso dei finanziamenti, un modello di misurazione trasparente per la qualità e quantità del servizio. Atac, in definitiva, può essere gestita in modo da non generare più deficit, o almeno non quello mostruoso registrato negli ultimi anni. E’ necessario, infine – conclude il consigliere Pd – rilanciare un progetto in grado di accorpare i costi e diminuire il numero imbarazzante di aziende di Tpl che popolano la capitale e la Regione Lazio, e che consentono la dispersione in mille rivoli dei finanziamenti pubblici dedicati al trasporto locale”.