AstraZeneca, arriva lo stop per forze dell’ordine e militari. Questa l’ultima news che riguarda il vaccino anti covid in Italia contenuta in una comunicazione interna che spiega come dal 15 aprile sia “sospesa momentaneamente la vaccinazione con Vaxzevria (AstraZeneca)” per i militari e le forze dell’ordine in Italia “fino a nuova disposizione”, comunicazione che l’Adnkronos ha avuto modo di visionare. Ma qual è il motivo dello stop? A spiegarlo, riferendosi alla disposizione emanata dal Comando Operativo di Vertice Interforze, è il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, consigliere del Ministro della Difesa in una nota.
Paglia interviene infatti chiarendo come “agli appartenenti alle Forze Armate non sarà inoculato alcun tipo di vaccino fino a nuova disposizione. Questo per dare prosieguo al piano vaccinale predisposto dal Commissario straordinario Figliuolo per l’emergenza Covid”.
“I militari si fermano – sottolinea Paglia in una nota – non per vigliaccheria o perché molti hanno avuto con AstraZeneca degli effetti collaterali, ma per dare priorità alle fasce d’età comprese tra i sessant’anni e gli over 80. Dirò di più, molti comandanti consapevoli di poter aver un po’ di alterazione della temperatura corporea, hanno preferito sottoporsi alla vaccinazione di venerdì in modo da essere operativi ed efficienti già dal lunedì. Come più volte dichiarato uniti si vince ed auspico che tutte le altre categorie non facciano fughe in avanti e rispettino tutti la tabella di marcia avendo fiducia in chi in prima linea si sta esponendo”, conclude Paglia nella nota.
La comunicazione fa seguito all’ultima direttiva della struttura del commissario per l’emergenza Covid che prevede per le somministrazioni la procedura per fasce d’età e non più per attività lavorativa svolta. Nel documento si precisa che le “dosi attualmente non utilizzate dovranno essere conservate e somministrate esclusivamente come seconda dose”.
Mentre si conferma “la prosecuzione delle attività di somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna limitatamente al personale sanitario e al personale a cui è stata già inoculata la prima dose”.