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AstraZeneca solo agli over 60: altro che ‘caccia al record’ di vaccinazioni, ora le Regioni frenano

E’ vero, per molte Regioni l’incremento del ritmo vaccinale è stato anche un legittimo motivo d’orgoglio, a dimostrazione di un’efficiente pianificazione logistico-sanitaria. E se in molti casi, sul ‘traino’ di un’estate da spendere senza vincoli e ‘proibizioni’, si è fatto leva sui giovani attraverso i famosi ‘Open day’, semmai vi fosse una responsabilità, questa non comunque essere addossata alle Regioni ma a chi gestisce l’aspetto squisitamente ‘medico’ della vaccinazione.

AstraZeneca, Toti: “La possibilità di utilizzarlo per tutti non è un’invenzione delle Regioni”

Non ha infatti torto il governatore ligure, Giovanni Toti il quale, ‘padrone di casa’ laddove la giovane Camilla ci ha rimesso la vita, oggi ha tuonato: “La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è un suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare il volume di vaccinazioni, e quindi evitare più morti. Perché più corrono veloci i vaccini, più cittadini ricevono in fretta la prima dose, meno persone muoiono”.

AstraZeneca, Toti: “Responsabilità e chiarezza. Ora da Roma si esprimano senza ambiguità se usarlo o no”

Dunque, aggiunge ancora Toti, “Ora da Roma si esprimano senza ambiguità: ritengono che aumentare le vaccinazioni, e dunque usare anche AstraZeneca di cui abbiamo milioni di dosi, sia necessario per salvare vite umane? E allora si assumano la responsabilità di dirlo chiaramente, senza mettere sotto accusa chi segue le indicazioni in tal senso. Oppure, si ritiene di fare a meno di AstraZeneca, pur rallentando le vaccinazioni, perché è considerato troppo rischioso? Lo devono dire gli scienziati a Roma, una volta per sempre. Responsabilità e chiarezza. Per fare in modo almeno che questa drammatica morte non sia stata vana”.

AstraZeneca, Toti: “Un siero che ha cambiato almeno cinque volte in tre mesi la sua destinazione…”

Quindi il governatore ligure si rivolge “Al ministero della Salute, all’Agenzia del Farmaco, all’Istituto di Sanità, al Comitato tecnico scientifico la responsabilità di dire una parola chiara, definitiva e irreversibile sull‘uso di AstraZeneca. Un siero che ha cambiato almeno cinque volte in tre mesi la sua destinazione: solo sotto i 50 anni, poi sospeso, poi solo sopra i 60, poi per tutti“.

AstraZeneca: anche Val D’Aosta, Umbria, Lazio e Sicilia lo somministreranno solo agli over 60

Come dicevamo, da oggi diverse Regioni hanno deciso autonomamente di sospendere l’inoculazione dell’AstraZeneca negli ‘under 60’.

Lo ha deciso la Sicilia, così come l’Umbria, attraverso una disposizione del commissario per l’emergenza Covid Massimo D’Angelo.

Stessa misura anche in Valle d’Aosta, dove in alcuni degli ‘Open day’ previsti sarà somministrato il Pfizer.

Particolarmente colpito anche l’assessore regionale alla salute del Lazio, Alessio D’Amato, che attraverso una nota ha informato che “Ieri sera abbiamo sospeso le prenotazioni e gli appuntamenti dei cittadini della fascia 18-30 anni che hanno prenotato la somministrazione della prima dose con AstraZeneca durante l’open week verranno riprogrammati con altri vaccini”.

Max