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AstraZeneca, l’ok del Cts alla seconda dose in Italia, ma si guarda a quanto accadrà in Gb

Il Cts ritiene che, sulla scorta delle informazioni a oggi disponibili sull’insorgenza di trombosi in sedi inusuali (trombosi dei seni venosi cerebrali, trombosi splancniche, trombosi arteriose) associate a piastrinopenia, riportate essersi verificate solamente dopo la prima dose del vaccino di AstraZeneca, i soggetti che hanno ricevuto la prima dose di questo vaccino senza sviluppare questa tipologia di eventi non presentano controindicazione per una seconda somministrazione del medesimo tipo di vaccino”.

Seconda dose AstraZeneca: l’ok nel verbale del Cts allegato a una circolare della Sanità

Inizia così l’estratto del verbale stilato lo scorso 30 aprile dal Comitato Tecnico Scientifico, ed allegato a una circolare del ministero della Sanità, che di fatto da l’ok alla seconda dose del vaccino anti Covid di AstraZeneca per chi ha ricevuto la prima senza riportare trombosi rare.

Seconda dose AstraZeneca: una posizione ‘rivedibile’ se in Gb le secondi dovessero rivelasi ‘insicure’

Tuttavia, anticipa il documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza: “Questa posizione potrà essere eventualmente rivista qualora dovessero emergere evidenze diverse nelle settimane prossime venture, derivanti in particolare dall’analisi del profilo di sicurezza del vaccino nei soggetti che nel Regno Unito hanno ricevuto la seconda dose“.

Max