“Gli episodi di coaguli di sangue, alcuni con caratteristiche insolite come un basso numero di piastrine, si sono verificati in un numero molto limitato di persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca. Molte migliaia di persone sviluppano coaguli di sangue ogni anno nell’Ue per diversi motivi. Il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale“.
Non brilla certo per ‘conforto’ il comunicato con il quale, poco fa, l’Ema (Agenzia Europea del farmaco), avverte che sì, ‘indagherà’ più a fondo ma, in fondo, il concetto di base è che i benefici rappresentati dal vaccino di AstraZeneca, di fatto superano i rischi.
L’agenzia europea del farmaco, è intervenuta dopo che diversi paesi europei tra i quali anche l’Italia, a causa di alcuni decessi e di reazioni ‘avverse’ registrate, hanno precauzionalmente sospeso l’inoculazione di tali vaccini.
Dopo aver spiegato che, in merito ai gravi effetti registrati, l’Agenzia Europea del farmaco ha convocato per il prossimo 18 marzo una riunione straordinaria, per decidere – sulla base dei dati nel frattempo raccolti – se proseguire o no con l’AstraZeneca, ha comunque tenuto ad assicurare che “continuerà a comunicare ulteriormente se opportuno”.
Quindi ha raccomandato: ”Nel frattempo, chiunque abbia ricevuto il vaccino e abbia dubbi, deve contattare un operatore sanitario appropriato. È importante che le persone che sospettano di avere un effetto collaterale dopo la vaccinazione lo riferiscano all’autorità nazionale di regolamentazione dei medicinali o a un operatore sanitario che possa aiutarli a farlo”.
Poi, come anticipato, un ‘concetto’ scientificamente plausibile, ma ‘umanamente’ accettabile in parte: “Mentre è in corso l’indagine sui casi di eventi gravi segnalati dopo la somministrazione, l’Agenzia europea del farmaco rimane attualmente dell’opinione che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione di Covid-19, con il rischio di ospedalizzazione e morte associato alla malattia, superano i rischi di effetti collaterali”.
Del resto, prosegue l’Ente regolatori europeo, ”La pandemia di Covid-19 è una crisi globale con un impatto sanitario, sociale ed economico devastante, e continua a rappresentare un grave fardello per i sistemi sanitari dell’Unione Europea. I vaccini anti-Covid aiutano a proteggere le persone dal contrarre la malattia, in particolare gli operatori sanitari e le categorie vulnerabili come gli anziani o i malati cronici“.
Dunque, ”Diverse autorità responsabili delle campagne vaccinali nazionali nei Paesi dell’Unione Europea hanno temporaneamente sospeso la vaccinazione con il vaccino Covid-19 di AstraZeneca. Questa è una precauzione presa alla luce della loro situazione nazionale, mentre l’Ema indaga su una serie di eventi di coaguli di sangue, che si sono sviluppati in persone che avevano ricevuto il vaccino, come riportato in precedenza”. Motivo per cui, ”Il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) esaminerà ulteriormente le informazioni al riguardo domani, martedì, e ha convocato una riunione straordinaria giovedì 18 marzo per concludere su quanto raccolto e su qualsiasi ulteriore azione che potrebbe essere necessaria”.
Ema: “Un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici segnalati”
Infine l’Ema chiude il comunicato annunciando che “sta lavorando a stretto contatto con l’azienda, con esperti in malattie del sangue e con altre autorità sanitarie, tra cui l’ente regolatorio britannico, Mhra, per la sua esperienza con circa 11 milioni di dosi somministrate del vaccino”. Un’indagine che, “è proseguita nel fine settimana e nei prossimi giorni verrà condotta un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici segnalati. Gli esperti stanno esaminando nel dettaglio tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche che riguardano i casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito o se è probabile che l’evento sia stato dovuto ad altre cause”.
Max