Sul vaccino AstraZeneca, il nuovo pronunciamento dell’Ema sul rischio trombosi e la news dell’Italia che ha deciso di raccomandarlo agli over 60, il parere di Massimo Galli è netto. “La decisione di ieri sera è una nobile gara tra Ponzio Pilato e Don Abbondio, in una partita a tresette a non prendere. Tutti si sono tirati fuori da ogni responsabilità. E così l’immagine, la credibilità del vaccino sono state minate in maniera decisiva senza che ci fossero motivi reali per poterlo fare”, dice all’Adnkronos Salute l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e docente all’università Statale del capoluogo lombardo, commentando la nuova ‘tappa’ della vicenda.
“Certamente ci sono dei quadri clinici, con qualche decesso che ne è conseguito – aggiunge Galli – Quadri particolari, sospetti, strani se vogliamo. Situazioni delle quali si sa molto poco, almeno in base ai dati fino ad ora messi a disposizione. Numericamente sono assai poco consistenti, rispetto alla totalità delle vaccinazioni fatte. Non abbiamo la certezza che non si tratti di fenomeni ascrivibili, pur nella loro singolarità e rarità, a ‘rumori di fondo’, ovvero a qualcosa che non ha una relazione diretta con il vaccino”.
In questo quadro, secondo l’esperto “sarebbe stato meglio, sin dall’inizio, un approccio differente. Un approccio che, vista la situazione, avesse fatto precedere, già nella prima fase, l’indagine alla sospensione. E non la sospensione all’indagine”, ha concluso Galli.