AstraZeneca “è un vaccino sicuro ed efficace. In alcuni casi, però, c’è un’associazione rarissima con una complicanza”, le trombosi rare. Sulla fascia di età dell’utilizzo di questo vaccino “sono state date indicazioni, ma c’è un problema di coerenza rispetto a queste indicazioni. Se c’è un’alternativa” ad AstraZeneca nei giovani, “va usata quest’alternativa”. Lo afferma il virologo Andrea Crisanti, ospite a ‘L’aria che tira’ su La7, commentando i dubbi crescenti sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca ai 18-20enni durante gli Open Day nelle varie regioni.
Ricordando che “c’è un processo che avviene naturalmente per ogni vaccino, che viene autorizzato con determinate indicazioni. Via via che si accumulano i dati, il perimetro delle indicazioni cambia. Questo sta accadendo con AstraZeneca – sottolinea il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova – C’è bisogno di chiarezza, che può arrivare dai dati e dalla trasparenza, dalla condivisione dei dati con la comunità scientifica”.
“Sui vaccini bisogna avere una comunicazione semplice, trasparente e non contraddittoria. Io ho sempre detto che i vaccini sono sicuri ed efficaci, sin dall’inizio andava detto che le indicazioni sarebbero cambiate con l’arrivo di nuove informazioni. Il problema è stato l’informazione sbagliata all’inizio, è stato commesso un errore. Io ho detto che erano necessari i dati e bisognava essere trasparenti: ora paghiamo le conseguenze di questa comunicazione del cavolo…”, conclide.