Stanno facendo grande rumore le proteste degli operai dell’Ast di Terni, scesi in piazza, a Roma, per protestare contro il piano industriale di ThyssenKrupp, l’azienda tedesca che controlla l’acciaieria umbra. Alla manifestazione sono seguiti scontri con le forze dell’ordine che hanno causato numerosi feriti tra i manifestanti. E’ polemica sui metodi utilizzati dalla polizia, che giustifica l’azione repressiva definendola una semplice carica di contenimento nel momento in cui gli operai hanno cercato di forzare il cordone degli agenti. Presente alla manifestazione anche Landini, segretario della Fiom, anche lui rimasto coinvolto negli scontri ha in seguito dichiarato di esser stati caricati senza alcun motivo.
In merito a quanto accaduto durante il corteo sono arrivate le proteste di Sel e Movimento 5 Stelle, che hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Alfano e chiedendo al Ministro dell’Interno di dimettersi. Alfano è stato accusato da più voci di non aver detto la verità su quanto accaduto durante la manifestazione rigurdo le cariche delle forze dell’ordine. Il ministro si è difeso respingendo le accuse che vedevano la sua influenza dietro il comportamento della polizia durante la protesta. Alfano ha inoltre continuato a sostenere che le cariche siano avvenute soltanto per autodifesa, aggiungendo in seguito che le immagini proposte nella trasmissione Gazebo di Rai3 non smentiscono la sue versione dei fatti presentata in parlamento. Alla fine ha avuto ragione lui, 125 favorevoli, 367 contrari, questi i risultati con cui la Camera dei deputati ha bocciato la mozione di sfiducia nei suoi confronti, definita “pretestuosa e strumentale”.
Continuano intanto le proteste dei lavoratori che si sono spinte fino a Bruxelles, dove gli operai chiedono l’aiuto delle istituzioni europee, uniti dietro uno striscione con scritto “No allo smantellamento delle acciaierie di Terni”. Tra i manifestanti si è recato l’eurodeputato Gianni Pittella, capogruppo dei Socialisti&Democratici, che annuncia una risoluzione a breve sul tema e l’invio di una lettera alla proprietà per un incontro d’urgenza. Le proteste dei lavoratori potrebbero vedere accendersi una luce già nella giornata di oggi, quando al ministero dello Sviluppo economico si terrà una riunione riguardo la vertenza Ast, con all’esterno un nuovo presidio di operai in attesa di risposte positive.