Una richiesta di informazioni circa un appartamento in affitto si è trasformata in un’accesa diatriba dai toni discriminatori: “suo padre è nigeriano? E allora niente casa in affitto”. Questa più o meno la disavventura capitata ad un ragazza padovana, raccontata da lei stessa sui social. “Vorrei rendere nota questa mia conversazione con la locataria di un bilocale in zona Maserà”, scrive la studentessa, sottolineando che intende in questo modo non criticare ma “far risparmiare tempo a chi come me cerca casa, ma non rispetta la legge dei quattro/quarti”. Quando, sempre attraverso i messaggi (fissati dalla giovane con gli screenshot), le viene chiesto di che nazionalità è, i toni della conversazione ovviamente cambiano. “Nata in Italia da madre italiana e padre nigeriano”, scrive la studentessa, e a quel punto, stizzita, la proprietaria dell’immobile replica: “Mi sembrano informazioni legittime per sapere chi entra a casa mia comunque soprassediamo alla sua richiesta di essere una mia inquilina”. Inutile dire il tono dei messaggi giunti giustamente in solidarietò della giovane, e quelli di ’disappunto’ indirizzati invece alla padrona di casa…
M.