“Riconoscere giuridicamente il pallet in legno come prodotto essenziale per l’economia, quale vero e proprio bene di prima necessità, come del resto ha già dimostrato di esserlo durante la pandemia, grazie all’inserimento del relativo codice Ateco fra le attività che hanno potuto continuare a produrre. Questo riconoscimento avrebbe un valore simbolico per il nostro settore, ma rappresenterebbe soprattutto un aiuto concreto per tutelare la produzione e la distribuzione del pallet, evitando così il blocco della movimentazione delle merci che potrebbe avere conseguenze negative anche sui livelli occupazionali”. È questa la richiesta rivolta alle istituzioni da parte di Massimiliano Bedogna, coordinatore del Gruppo Pallet di Assoimballaggi di FederlegnoArredo.
“Il pallet ‘muove’ la maggior parte dei beni nel mondo, fermare il pallet significa fermare tutto; i produttori di pallet, come del resto tutta la filiera del legno, si trovano in grande difficoltà sia per la scarsità di materie prime, sia per i prezzi schizzati alle stelle che, da luglio 2020, hanno raggiunto aumenti superiori anche il 100% del valore. La soluzione di questa emergenza che ha messo in difficoltà tutta la filiera del legno – conclude Bedogna – non può prescindere inoltre dall’attuare una politica nazionale di gestione delle foreste e dei boschi, per porre fine al fenomeno della massiccia importazione di legname dall’estero, a fronte della grande superficie boschiva di cui dispone il nostro Paese”.