Alle 6 di stamane, dopo aver scritto sui muri d’ingresso del museo archeologico di Saint Raphael una frase che sulle prime è stata tradotta in “Il museo diventerà un inferno”, un 25enne di origini magrebine ha scatenato il terrore asserragliandosi all’interno della struttura. A dare l’allarme una dipendente, scioccata dall’irruzione dell’uomo, e fuggita via subito. Di lì il panico generale: è armato, ha ostaggi, è un kamikaze. Fatto è che in pochi minuti l’intera area è stata circondata dagli agenti dell’antiterrorismo, armati di tutto punto. Dopo una breve ‘trattativa’, come il magrebino si è distratto sono entrate in azione le forze speciali. Una volta ammanettato il presunto terrorista si è così scoperto che non era armato, e non aveva nessun ostaggio con sé. Per quel che riguarda invece la scritta in arabo, anche qui Eric de Wispelaere (prefetto di Draguignan), ha parlato sì di “un’iscrizione in arabo di connotazione religiosa” ma, ha poi aggiunto invitando tutti alla cautela, “bisogna essere prudenti nel tradurre queste in moventi di carattere approssimativo”. Ridimensionato l’accaduto, anche se l’identità del giovane è ancora sconosciuta ai media, la sensazione è che possa essersi trattato di un gesto sconsiderato di una persona forse con problemi psichici.
Max