Assemblea M5S slitta alla prossima settimana, resa dei conti sulla debacle elettorale

    Slitta alla settimana prossima l’assemblea di deputati e senatori M5S chiamata a fare il punto sulla debacle delle europee. Alla riunione congiunta non ci sarà Beppe Grillo, sfiancato dal ‘tour de force’ per la campagna elettorale. Il leader M5S diserterà Roma, ma non ha mancato di far sentire il proprio appoggio chiamando qualche eletto per rincuorarlo dopo il tonfo registrato alle urne. “Questi ragazzi restituiscono gran parte dello stipendio – è sbottato ieri alla Casaleggio associati – e la gente continua a votare il vecchio, i tromboni, chi ruba”.

    L’assemblea avrebbe dovuto tenersi in questi giorni o così speravano in molti. “Ma a mio avviso – spiega il capogruppo alla Camera Giuseppe Brescia all’Adnkronos – era giusto prendersi il tempo necessario a far decantare, elaborare, evitare reazioni di pancia. Ora sentirò il capogruppo al Senato, Maurizio Buccarella, e stabiliremo il giorno. Ma non capisco tutta questa apprensione sulla nostra congiunta, sarà una riunione come tante altre”. Ma l’assemblea, a testare gli umori, si preannuncia di fuoco.

    All’orizzonte si prospetta infatti la resa dei conti: i cosiddetti ‘talebani’ da una parte e i dissidenti dall’altra, pronti a togliersi più di un sassolino dalla scarpa. Il malcontento aleggia anche tra diversi parlamentari considerati, finora, ‘allineati’, pronti ora a prender la distanze da coloro che vengono definiti più realisti del Re, o meglio più grillini di Grillo. A Montecitorio vige la consegna del silenzio, così come a Palazzo Madama. Ai pentastellati, ma a ben vedere non a tutti, è stato consigliato di non rilasciare dichiarazioni alla stampa, “prima dobbiamo raccogliere le idee”, rispondono in coro l’ex capogruppo Alessio Villarosa e Angelo Tofalo ai cronisti.