Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, oggi al Senato alle 16.30 terrà un’informativa “sui gravi fatti accaduti a Roma il 9 ottobre scorso in occasione della manifestazione svoltasi presso Piazza del Popolo”. La responsabile del Viminale sarà a palazzo Madama per riferire sugli scontri e le violenze legate alla manifestazione No green pass del 9 ottobre a Roma e sul successivo assalto alla Cgil, a cui hanno fatto seguito gli arresti di diversi soggetti, compresi Roberto Fiore e Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova. Prevedibile un intervento di Matteo Salvini: il leader della Lega critica da tempo l’operato del ministro.
LAMORGESE ALLA CAMERA – Mercoledì scorso, Lamorgese ha risposto ad un’interrogazione parlamentare alla Camera. Il ministro ha spiegato che Castellino non è stato fermato a piazza del Popolo perché c’era il “rischio di provocare reazioni violente”. “Gli elementi acquisiti consentono di focalizzare la figura di Giuliano Castellino il quale, anche in tale circostanza, si è evidenziato per un deciso protagonismo rilevatosi soprattutto nel corso del suo intervento in piazza del Popolo allorché ha preso la parola facendo riferimento alla volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil”, le parole di Lamorgese.
“La scelta di procedere coattivamente nell’immediatezza” nei confronti di Castellino “non è stata ritenuta percorribile dalle autorità di pubblica sicurezza e dai responsabili dei servizi di sicurezza che erano nella piazza, nella considerazione che un intervento coercitivo eseguito in un contesto di particolare eccitazione e affollamento presentava l’evidente rischio di provocare reazioni violente da parte dell’interessato e dei suoi numerosi sodali, con la conseguente degenerazione della situazione dell’ordine pubblico”, ha detto il ministro.
MELONI – A Montecitorio, l’operato del ministro è stato criticato aspramente da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. “Lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che ci viene a raccontare in questa aula è un’altra ed è molto più grave: quello che è accaduto sabato a Roma, è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni più bui della storia italiana, è stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione”, le parole di Meloni.
INDAGINE – Nell’ambito dell’inchiesta sui fatti del 9 ottobre, il gip Annalisa Marzano ha emesso una nuova ordinanza di custidia cautelare in carcere per 6 soggetti arrestati: oltre a Castellino e Fiore, rimangono in carcere il leader del gruppo ‘Io apro’, Biagio Passaro, Luigi Aronica, ex Nar, Pamela Testa e Salvatore Lubrano. Ieri la procura di Roma, con il pm Gianfederica Dito, ha chiesto e ottenuto dal gip le misure per altri due manifestanti che hanno preso parte all’irruzione nella storica sede del sindacato a Corso Italia. Per i due, uno residente ad Arezzo e l’altro a Palermo, inviduati grazie a ulteriori indagini, le accuse sono di resistenza pluriaggravata e devastazione aggravata.