“La scelta di procedere coattivamente nell’immediatezza nei confronti di Castellino non è stata ritenuta percorribile dalle autorità di pubblica sicurezza e dai responsabili dei servizi di sicurezza che erano nella piazza, nella considerazione che un intervento coercitivo eseguito in un contesto di particolare eccitazione e affollamento presentava l’evidente rischio di provocare reazioni violente da parte dell’interessato e dei suoi numerosi sodali, con la conseguente degenerazione della situazione dell’ordine pubblico”. Dunque, nel corso della mobilitazione di sabato scorso a Piazza del Popolo, il leader di Forza Nuova non è stato arrestato “perché c’era il “ischio di provocare reazioni violente”. E’ quanto affermato stamane dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel coso dell’interrogazione sostenuta alla Camera, in merito all’assalto alla sede romana della Cgl, ad pera di alcuni militanti di Forza Nuova. Quindi, ha poi aggiunto la ministra, ”Le condotte di Castellino, che si sono evidenziate in seguito anche in occasione dell’assalto alla sede della Cgil ne ha portato poi l’arresto in flagranza differita insieme ad altri esponenti di Forza Nuova e facinorosi e la sua posizione è attualmente al vaglio della magistratura inquirente per le gravissime contestazioni che gli sono state mosse’’. Inoltre, ha poi concluso la titolare del Viminale, “Gli elementi acquisiti consentono di focalizzare la figura di Giuliano Castellino il quale, anche in tale circostanza, si è evidenziato per un deciso protagonismo rilevatosi soprattutto nel corso del suo intervento in piazza del Popolo allorché ha preso la parola facendo riferimento alla volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil”.
Terminato il Question Time, la leader di Fdi, ha subito replicato: “Ministro Lamorgese, lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che ci viene a raccontare in questa aula è un’altra ed è molto più grave: quello che è accaduto sabato a Roma, è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni più bui della storia italiana, è stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione”.
Ed ancora: ”La sua risposta non è solo insufficiente ma è offensiva delle forze dell’ordine perché le scene di 7 agenti lasciati a prendere bastonate davanti alla Cgil sono indegne, è offensiva delle persone che vogliono manifestare, è offensiva del Parlamento che non è fatto da imbecilli”.
Nel corso del suo durissimo intervento, la Meloni ha poi contestato alla Lamorgese: “nella lista infinta della sue inadempienze figura anche la vergogna della devastazione a Roma sabato scorso. Lei sapeva che c’erano persone interdette alla partecipazione perché pericolose per l’ordine pubblico? Era stata avvertita dell’annuncio, prima sui social e poi in piazza dal palco, sulla loro intenzione di assaltare la sede della Cgil? Lei conosceva la natura dell’organizzazione Forza Nuova che si dichiara neofascista e a cui queste persone appartengono? In piazza c’erano anche agenti infiltrati? Se lei aveva queste informazioni perché non ha protetto tanto la Cgil quanto le persone che legittimamente manifestavano contro un provvedimento del suo governo. Una volta tanto, ministro Lamorgese, la verità”.
Quindi la leader di Fratelli d’Italia ha anche colto l’occasione per ribadire ancora una volta che “noi siamo distanti anni luce da qualsiasi movimento sovversivo, particolarmente da Forza Nuova, non solo per fatto ideologico ma anche perché le azioni di queste organizzazioni sono sempre sinistramente proficue per la sinistra. Sinistra che facendo accostamenti inesistenti, dice che anche il partito della destra italiana è un partito fuori dalla democrazie e quindi eversivo e quindi va sciolto“.
Max