Puntuale, come ogni anno, a ridosso dellinevitabile esame che scandisce gli anni più belli della gioventù, ecco scatenarsi il toto-tema. Mai come questanno i maturandi tendono a veder realizzate le loro speranze intorno ai classici. In particolare, sarebbe Pirandello lautore di prosa più amato, e del quale in moltissimi si augurano di dover parlare nel corso della prima prova. Lo rivelano le videointerviste raccoltete da Studenti.it presso un noto istituto superiore di Roma. Speranze in realtà flebili, visto che lo scorso anno era un classico italiano anche il testo in prosa uscito: Il sentiero dei nidi di ragno, di Italo Calvino. E pu vero però che il Miur ha già dimostrato in passato di non attenersi scrupolosamente alla regola dellalternanza poesia-prosa. Come dicevamo i classici: anche nella poesia, le preferenze indicano Pascoli e Ungaretti, due autori che si approfondiscono molto e su cui si sentono preparati. In unindagine online del portale, Pascoli è stato scelto dal 28% degli studenti, Ungaretti dal 20%, seguiti da Montale (11%), Carducci (9%), Saba e Quasimodo a pari merito (8%) mentre un restante 17% ha scelto altro. Forse, secondo alcuni, prevedibile lattualità, dove lIs ed il terrorismo internazionale, rappresentano una buona probabilità di possibile argomento. Così come limmigrazione, Shakespeare, il 70° anniversario del voto alle donne o giovani e social network non possono non trovare posto tra le tante tracce che il ministero proporrà. Staremo a vedere
M.