(Adnkronos) – “Nel 2021 nonostante i problemi di forniture di chip e lo scenario ‘pandemico’ Arval Italia è riuscita a mettere a segno una crescita importante, pari al 6,6%, assolutamente sorprendente in questo contesto, ma che nasce da lontano”. Lo sottolinea all’Adnkronos Stefan Majtán, Direttore Generale di Arval Italia, spiegando come “grazie a una offerta di modelli forte e diversificata abbiamo potuto offrire diverse opzioni ai nostri clienti”.
Ad esempio, osserva, “lo scorso anno quando sono emerse le problematiche sui chip abbiamo adottato un approccio molto più proattivo nel settore corporate, modificando le scadenze, gestendo i tempi di consegna e offrendo soluzioni differenti: ma questo risultato è il frutto anche di una scelta sul parco che ci permette di offrire migliaia di veicoli recenti ai nostri clienti vetture recenti, evitando che debbano affrontare attese troppo lunghe”.
Anche per l’anno in corso il manager punta il dito sul ‘vantaggio’ rappresentato da “uno stock di migliaia di veicoli di categorie differenti, con cui possiamo garantire una offerta nei tempi più brevi possibili: anche perché , a giudicare dalle indicazioni dei costruttori, questa situazione potrebbe durare almeno per tutta la prima metà di quest’anno se non addirittura per tutto il 2022, per alcuni marchi”.
La qualità della risposta fornita – aggiunge Majtàn – “ha permesso ad Arval Italia di dare un contributo ai risultati globali che è stato riconosciuto a livello centrale e ci è valso il ‘Best Arval Country 2021’ tra i 30 Paesi in cui il gruppo è presente. Risultati che mi rendono orgoglioso del nostro staff, che è riuscito a lavorare in ogni condizione, con lo smart working, nelle più grandi misure di sicurezza”.
Quanto al 2022 – spiega – “mi basterebbe continuare a crescere e penso proprio che ci riusciremo, nonostante la carenza di chip in questi primi mesi dell’anno”. Anche perché – anticipa il dg – “continueremo a fornire moteplici soluzioni, lanceremo nuovi prodotti e nuovi modelli di abbonamento, continuando sulla strada iniziata nel 2021″.”E siccome l’impatto dello scenario pandemico si sentirà molto meno nella seconda metà dell’anno sono abbastanza ottimista sul 2022 di Arval Italia” conclude Majtàn.