(Adnkronos) – Si chiama ‘great resignation’ ed è il fenomeno che coinvolge molte aziende alle prese con il significativo aumento delle dimissioni da parte dei propri dipendenti. Un problema globale che non risparmia l’Italia. Nel 2022 nel nostro Paese si è registrato un numero record di dimissioni: ben 1,6 milioni, 300mila in più dell’anno precedente. Con sempre più persone decise a lasciare il loro lavoro, diventa ancor più importante trovare iniziative che favoriscano il benessere del lavoratore. Entra quindi in scena il wellbeing aziendale, vale a dire l’attenzione per il benessere del lavoratore a 360 gradi con la consapevolezza che un dipendente felice potrà apprezzare maggiormente la propria azienda e aiutarla a raggiungere migliori risultati.
Il benessere dei propri dipendenti è uno degli obiettivi di Arval, la società del Gruppo Bnp Paribas specializzata nel noleggio a lungo termine e nelle soluzioni di mobilità sostenibile.
“Da sempre Arval pone grande attenzione al benessere dei propri collaboratori e persegue attraverso diverse iniziative un giusto bilanciamento tra la vita professionale e la vita personale, favorendo la diversità e l’inclusione. Un esempio è il contratto integrativo aziendale, che include una serie di misure favorevoli alla forza lavoro femminile, alle famiglie e più in generale a tutti i collaboratori dell’azienda”, ha spiegato Dario Casiraghi, direttore generale di Arval Italia.
In quest’ottica Arval ha lanciato il programma U_Ahead che vuole migliorare il benessere sul posto di lavoro, e che prevede una serie di iniziative dedicate alla salute fisica, al people caring e al wellbeing. “Arval ha deciso di lanciare questo programma unico e innovativo che mette la persona al centro – prosegue Casiraghi – È un programma dedicato ai dipendenti, che parte proprio in questi giorni con la prima iniziativa volta a rafforzare la cultura della salute e della prevenzione sanitaria. Un programma di check-up medico gratuito dedicato a tutti i dipendenti di Arval. Si tratta di prevenzione sanitaria a adesione volontaria, che si sviluppa nell’arco temporale dei prossimi 24 mesi attraverso un presidio medico mobile e una programmazione dedicata nel corso dell’anno. In occasione di ogni check-up, sarà data la possibilità anche di svolgere esami ematici. Tutto questo con una user experience per i nostri dipendenti molto accessibile che permette di organizzare meglio l’intervento in base alle esigenze lavorative presso la propria sede di lavoro”.
Sono quindi coinvolte le quattro sedi di Arval Italia ad Assago (MI), Scandicci (Fi), Roma e Verona con le cliniche mobili a disposizione dei dipendenti direttamente sul posto di lavoro. Quattro saranno, invece, le tipologie di check-up di prevenzione disponibili: cardiologica, dermatologica, metabolica-alimentare, internistica. Un’iniziativa a cui i lavoratori hanno risposto con entusiasmo. “La risposta dei dipendenti di Arval è stata straordinaria – conclude Casiraghi – Ad oggi più del 90% di loro ha aderito all’iniziativa e per il primo screening abbiamo più di 700 appuntamenti già presi. Siamo davvero molto contenti e speriamo di continuare così, mettendo sempre di più al centro la persona”.