Sita ai piedi della celeberrima ed ammirata da tutto il mondo, Scalinata di Trinità dei Minti, la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, venne realizzata tra il 1626 e il 1629 (per volontà di papa Urbano VIII Barberini) da Pietro Bernini, architetto dell’Acqua Virgo e padre del più celebre Gian Lorenzo, con il quale non è da escludere vi sia stata una collaborazione.
Il progetto complessivo prevedeva di ornare con fontane pubbliche le piazze più importanti della città attraversate dal ristrutturato Acquedotto Vergine. Così Pietro Bernini progettò una fontana assolutamente nuova: si ispirò, infatti, a una barca, ideando un’opera più scultorea che architettonica.
Ovviamente negli anni il monumento è stato sottoposto nel tempo a vari interventi conservativi resi necessari anche dalla sua collocazione al centro di una delle piazze più frequentate della città. Ripugnante poi la causa degli ultimi restauri occorsi al meraviglioso monumento, effettuati nel 2013-2014 e, successivamente nel 2015, in seguito a degli atti vandalici commessi dai tifosi del Feyenoord.
Ebbene, è stata inaugurata oggi pomeriggio all’interno della Fontana della Barcaccia, l’opera ‘Gli ultimi cinque pesci del mare’ dell’artista Giangaetano Patanè, un progetto artistico promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. All’evento hanno partecipato il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e il Sovrintendente capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce.
Si tratta di una rappresentazione scultorea di cinque pesci di terracotta dipinta, della grandezza di circa 85cm, adagiati sul fondo della fontana in modo assolutamente non invasivo, disposti nello spazio per simulare un nuoto libero nell’acqua.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e sulla salvaguardia dell’ecosistema terrestre, sempre più fragile e da tutelare attraverso un approccio comune e condiviso. Il richiamo al senso di responsabilità collettiva arriva attraverso un grido di allarme: i pesci, cinque come i continenti e gli oceani, rappresentano le vittime e sono il simbolo della limitatezza delle risorse della natura e di un ecosistema ferito, da curare e rispettare.
L’installazione artistica rimarrà all’interno della fontana per circa un mese.
È stata scelta la Barcaccia, monumento di grande pregio e fama, non solo perché garantisce la piena visibilità dell’opera dal piano stradale, ma soprattutto poiché simboleggia una barca prossima all’affondamento, ma ancora a galla e in grado di navigare. Un messaggio di speranza per il futuro: adottando comportamenti sostenibili, siamo ancora in tempo per salvare il pianeta.
Come ha tenuto a rimarcare l’assessore alla Cultura Miguel Gotor intervenendo oggi all’inaugurazione dell’installazione artistica: “Vogliamo che le fontane di Roma parlino al mondo il linguaggio della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente attraverso l’arte e la cultura. Per questa installazione abbiamo scelto la fontana di piazza di Spagna per la sua collocazione centrale nelle mete turistiche e per la piena visibilità che riesce a garantire grazie alla sua conformazione. La “barcaccia” è stata oggetto nel recente passato di atti vandalici che hanno comportato ingenti interventi restaurativi. Oggi quasi a ripagare quello scempio, l’opera del Bernini trasmette un messaggio universale di responsabilità sulla salute del pianeta“.
Max